Il giovane fantasista era arrivato con grandi aspettative nella batteria di esterni offensivi voluti da Di Francesco ma è sparito dai radar della prima squadra
VIA. Non convocato per il ritiro di Peio e non convocato per il raduno della Primavera. Zito Luvumbo è fuori dal progetto del Cagliari per la prossima stagione, ma non certo per il futuro. L’angolano è infatti diretto al Como, squadra neo promossa in Serie B, dove resterà in prestito per un anno. Una stagione in cadetteria che gli servirà per dimostrare di essere una scommessa ancora da vincere e non una meteora.
LA STAGIONE. Luvumbo ha da subito catalizzato l’attenzione dei tifosi, sia per il gran numero di sostenitori angolani che si sono riversati sui social rossoblù, sia per le potenzialità tecniche espresse con le nazionali giovanili. Un’aspettativa forse troppo alta per un 18enne al salto nel calcio europeo, anche se infortuni e crisi Di Francesco non gli hanno certo facilitato l’inserimento. In Primavera con Agostini ha poi ritrovato il campo e anche qualche buona prestazione a certificarne le qualità, certo presenti, ma tutte da sviluppare.
CRESCERE. Il Como sarà un bel banco di prova. La Serie B è un campionato molto complicato, ma una grande scuola per i giovani, come dimostra un certo Nicolò Barella che proprio con i lariani ha vissuto un momento di crescita fondamentale nel suo percorso professionale. Per Luvumbo è arrivato il momento di mettere da parte le partite a PlayStation e i balletti in ciabattine nelle stories di Instagram. Bisogna fare sul serio: essere ricordato come un flop o affermarsi tra i professionisti dipende solo da lui.