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Road to Euro 2020 – Il dizionario azzurro degli Europei

La fase finale di UEFA Euro 2020 è alle porte: Calcio Casteddu ha realizzato per voi una guida per preparare i lettori all’evento tra storia e attualità. Buon viaggio!

DICIOTTESIMA PUNTATAFocus sulla Nazionale italiana: scopriamo il dizionario azzurro sulle precedenti edizioni del campionato europeo.

 

A come ANASTASI: Pietro <Pietruzzo> Anastasi, all’epoca in forza al Varese, debuttò in Nazionale nella finale bis del ’68 contro la Jugoslavia. Suo il bellissimo gol del 2-0.

B come BUFFON: uno scontro con il palo, nell’ultima amichevole prima di Euro 2000, comportò una frattura alla mano a Gianluigi Buffon e l’addio forzato alla rassegna continentale.

C come COLLOVATI: il difensore del Milan Fulvio Collovati, alle prime esperienze in maglia azzurra a Euro ’80, sbagliò il rigore decisivo nella finale 3°-4° posto contro la Cecoslovacchia.

D come DIMISSIONI: quelle rassegnate dal ct Dino Zoff dopo la sconfitta nella finale 2000 contro la Francia, in seguito alle critiche pubbliche ricevute da parte di Silvio Berlusconi.

E come ESPULSIONE: il cartellino rosso rimediato da Gianluca Zambrotta nella semifinale 2000 contro l’Olanda, rischiò di risultare decisivo. La storia ha poi raccontato un’impresa memorabile.

F come FRANCHI: il grande dirigente Artemio Franchi, all’epoca presidente UEFA e numero uno della Federcalcio, fu l’architetto dell’edizione ospitata dall’Italia nel 1980.

G come GOLDEN GOL: se il pareggio a tempo scaduto di Wiltord aveva stordito l’Italia, il mancino letale di Trezeguet infranse definitivamente i sogni azzurri nella finale 2000 con la formula della <morte istantanea>.

H come HOOLIGANS: i famigerati tifosi inglesi, nella gara contro il Belgio durante Euro ’80, causarono l’intervento con i gas lacrimogeni da parte della Polizia e la sospensione della gara per qualche minuto.

I come INCUBO: provate a chiedere al capitano olandese Frank de Boer chi sia stato il suo incubo da calciatore. Difficilmente dirà un nome diverso da Francesco Toldo, che nella semifinale 2000 gli parò due rigori.

L come LUIGI: il difensore del Parma Luigi Apolloni è stato il primo italiano espulso nella storia della fase finale. Due gialli in appena 28 minuti contro la Repubblica Ceca nel 1996.

M come MONETINA: la semifinale ’68 tra Italia e U.R.S.S. fu decisa dal sorteggio, in quanto dopo i supplementari era stato impossibile stabilire un vincitore. Il lancio della monetina diede ragione all’azzurro Facchetti.

N come NOVANTADUE: la mancata qualificazione all’Euro ’92, ospitato dalla Svezia, chiuse malinconicamente la gestione di Azeglio Vicini alla guida della Nazionale.

O come OTTANTAQUATTRO: la campagna dell’Italia di Bearzot per Francia ’84 fu possibilmente un tonfo maggiore, considerando lo status di campione del mondo in carica.

P come PINOCCHIO: un giocattolo di legno, raffigurante Pinocchio, dotato di naso colorato di verde, bianco e rosso, pallone e cappello con la scritta “Europa ’80”. Ecco la prima mascotte del torneo, risalente all’edizione italiana 1980.

Q come QUATERNA: quella bruciante incassata dalla Spagna nell’ultimo atto di Euro 2012. Un 4-0 probabilmente pesante ed eccessivo per l’Italia di Prandelli.

R come RIPETIZIONE: l’ultimo atto ripetuto in occasione del 1968, che premiò gli azzurri di Valcareggi, rappresenta l’unico caso di finale-bis.

S come SPILLO: l’attaccante dell’Inter Alessandro Altobelli, detto <Spillo>, ha aperto e chiuso la carriera in Nazionale in occasione degli Europei, tra il 1980 e il 1988.

T come TURNOVER: l’ampia rotazione di uomini tra la prima e la seconda gara di Euro ’96, da parte del ct Arrigo Sacchi, fu criticatissima dopo la sconfitta contro la Repubblica Ceca che compromise il passaggio del turno.

U come UNICO: Dino Zoff è stato l’unico azzurro capace di vincere sia gli Europei (1968) che il Mondiale (1982).

V come VALCAREGGI: l’unico commissario tecnico campione d’Europa con l’Italia è stato finora Ferruccio Valcareggi, che due anni più tardi avrebbe sfiorato anche il titolo iridato in Messico.

Z come ZOLA: l’errore dal dischetto commesso da Gianfranco Zola nella terza gara di Euro ’96 contro la Germania, contribuì all’eliminazione dell’Italia al primo turno.

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