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Road to Euro 2020 – Gli eroi azzurri dell’Europeo

La fase finale di UEFA Euro 2020 è alle porte: Calcio Casteddu ha realizzato una guida per preparare i nostri lettori all’evento tra storia e attualità. Buon viaggio!

DICIASSETTESIMA PUNTATA. Focus sulla Nazionale italiana: riscopriamo in questa puntata gli eroi azzurri delle precedenti edizioni.

1968: Luigi “Gigi” RIVA – Il campione del Cagliari, che l’anno prima aveva vinto il suo primo titolo di capocannoniere in Serie A, arrivò all’Europeo sul filo di lana in condizioni fisiche tutt’altro che perfette. Ma Valcareggi lo portò ugualmente nel gruppo per la fase finale e lo buttò nella mischia nel secondo atto contro la Jugoslavia: il mancino di Leggiuno giustificò in breve la sua presenza con una rasoiata che sbloccò il tabellino e indirizzò una gara storica per la Nazionale, in cerca tuttora di un secondo alloro continentale.

1988: Gianluca VIALLI – Il giovane blucerchiato era stato il grande protagonista delle qualificazioni, con alcune prodezze e l’etichetta meritata di novello eroe azzurro. Nella fase finale realizza una rete forse poco spettacolare, ma incredibilmente difficile: riceve palla spalle alla porta, aggira in modo fulmineo il difensore spagnolo rubandogli quel metro decisivo per la stoccata letale a Zubizarreta. Per Vialli quello resterà il miglior torneo internazionale disputato in Nazionale, perché dopo la negativa avventura di Italia ’90 non avrà altre chance.

2000: Francesco TOLDO – Un calciatore può vivere anche una carriera lunghissima, vincere trofei e vestire casacche importanti. Ma può vedere la propria parabola segnata da un solo, unico evento. Ciò che è successo a Francesco Toldo, che all’Euro 2000 non avrebbe dovuto nemmeno giocare. Dodicesimo di Buffon, gli subentra dopo l’infortunio di quest’ultimo prima del debutto diventando il titolare. Il suo campionato sarà meraviglioso e toccherà l’apice in occasione della semifinale contro l’Olanda, dove para anche l’impossibile. Poi Buffon sarebbe tornato…

2004: Antonio CASSANO – Non una storia ricca di luci, quella di Antonio Cassano con la Nazionale azzurra. Il primo a dargli una chance è Giovanni Trapattoni: il ragazzo barese viene portato nella fase finale dell’Europeo portoghese per affiancare Vieri in prima linea. Segna nell’1-1 con la Svezia, si ripete nell’ultimo match del girone contro la Bulgaria. Il suo gol, che fa vincere l’Italia, resta inutile ai fini del passaggio del turno. Per <Fantantonio> arriveranno le lacrime a fine gara.

2012: Andrea PIRLO – Trentasei anni dopo Panenka e a dodici dall’irridente Totti contro van der Sar, il geniale centrocampista azzurro estrae dal cilindro un <cucchiaio> nella serie decisiva dal dischetto contro l’Inghilterra. L’estremo difensore Joe Hart cerca di distrarlo, dimenandosi, facendo boccacce. L’espressione di Pirlo (prima, durante e dopo la battuta), è assolutamente emblematica del personaggio. Un tocco sotto, in una partita importante, che denota tutta la personalità e la consapevolezza di un fuoriclasse. Gol, neanche a dirlo.

 

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