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La spending review del Cagliari, una nuova sfida nelle mani di Capozucca

Come annunciato dal direttore sportivo il calciomercato di quest’anno sarà caratterizzato da un abbassamento delle spese, ma non fasciamoci la testa

SFIDA. Costruire una squadra competitiva partendo dal presupposto che, sulla carta, la rosa non sarà ambiziosa come lo scorso anno. Questa la nuova sfida affidata dal presidente Tommaso Giulini all’esperto ds Stefano Capozucca, ormai diventato il mr. Wolf del patron rossoblù e che come il personaggio di Pulp Fiction è chiamato ancora una volta a “risolvere i problemi”.

NIENTE PAURA. I tifosi non possono certo prendere bene alcune parole come “ridimensionamento” o “sacrifici”. L’addio di Diego Godin è stato praticamente annunciato nella conferenza stampa di oggi, così come le paventate cessioni di Cragno e Nandez non fanno certo accendere l’entusiasmo, anzi. Ma bisogna guardare in faccia la realtà e comprendere che la priorità è la sopravvivenza a lungo termine del Cagliari. Dopo due anni di spese importanti era prevedibile un piede sul freno. La fortuna nella sfortuna di una stagione critica come quella passata ha voluto però che rientrasse in organico il principale artefice della vittoria della Serie B 2016 e dell’undicesimo posto in Serie A nel 2017, nonché deus ex machina della disperata salvezza 2021.

AVANTI. Ecco perché ora bisogna avere fiducia in Capozucca e non disperare già a maggio per le sorti di una stagione che non è nemmeno iniziata. Alti costi non significa alta qualità e questa è una lezione che qui a Cagliari abbiamo imparato bene dopo la parentesi Di Francesco. Si guarda avanti, ora contano motivazioni e fame. L’album di figurine è chiuso.

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