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Vicario: “L’esordio con l’Inter un’emozione, lì è scattato qualcosa in noi”

Il portiere del Cagliari ha parlato ai microfoni di Radiolina del suo ottimo periodo d’ambientamento in Serie A fatto di vittorie e interventi decisivi

L’ESORDIO. “Per me è stata una grande emozione esordire con il Cagliari ed è stata una fortuna farlo contro l’Inter, la prima della classe, a San Siro. Sicuramente è stato gratificante fare nove punti in una settimana, adesso arriva il difficile. Sta a noi continuare a spingere sull’acceleratore per questo finale”. Così il portiere rossoblù Guglielmo Vicario ha raccontato il suo primo impatto con la Serie A ai microfoni di Radiolina. “Le parole di Conte? Mi hanno fatto piacere, ma sicuramente quello che mi ha fatto più piacere è che in quella partita qualcosa in noi è scattato“.

IL GRUPPO. “Quella che ha preceduto la partita di San Siro è stata una settimana importante, il gruppo portieri è molto affiatato, per me è una grande fortuna e opportunità, ne vado fiero. C’è stato grande sostegno da parte di tutti e li ringrazio. La parata su Eriksen mi ha dato una grossa mano, mi ha fatto entrare subito pronto in gara, è stata una situazione importante. Cragno è un talento innato, ha grande esplosività e senso della posizione. Sono le due cose che cerco di rubargli e farle mie. Con Aresti ho un bel rapporto allo stesso modo, lo vedo come un fratello maggiore”.

LA SUA TERRA. “Per me è stato bello vincere a Udine, è la mia terra e sono molto legato. Un’emozione veramente grande. Ho fatto un anno di Primavera con l’Udinese. Io Scuffet e Meret siamo della stessa nidiata. Ci sentiamo spesso e siamo molto legati, ho un bel rapporto con loro. La passione per giocare in porta è scattata quasi subito, a 8-9 anni. Mio papà mi voleva vedere giocare fuori, ma a me piaceva giocare lì. Diciamo che sono riuscito a vincere questa sfida con lui. Sono cresciuto col mito di Handanovic, credo sia uno dei migliori interpreti del ruolo”.

VERSO LA SALVEZZA. “Il clima ad Asseminello è cambiato con questi risultati, condizionano la testa e le gambe. Ma ce li siamo meritati e dobbiamo continuare ad andare dritti per la nostra strada. Siamo obbligati a pensare gara per gara. Il Napoli sta bene, noi anche. Dobbiamo cercare di fare punti, sappiamo la loro forza, ma sappiamo di essere un gruppo unito e forte. La partita col Parma è stata la più bella, ci ha dato la spinta”.

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