Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti Kwadwo Asamoah e Daniele Rugani
“Asamoah lo conoscevo da tempo, so che è un ragazzo che può portare serenità e professionalità. Il suo impatto nel gruppo si sente già. Ha molto entusiasmo e so che può darci tanto. Rugani? Molto felice che sia arrivato, potremo contare su un innesto fondamentale così come per Kwadwo. C’erano tre-quattro squadre su di lui, la sua volontà è stata determinante“.
“Le scelte dei due ragazzi sono state dettate, insieme a quelle su Nainggolan e Duncan, per aumentare il tasso di personalità della squadra. Non aspettavamo questa classifica, per questo abbiamo preferito puntare sull’esperienza nel mercato“.
“Necessaria la voglia di venire a combattere per il Cagliari, per quanto riguarda i nuovi arrivi. Dobbiamo salvarci e questa prerogativa sarà fondamentale. Al di là del ruolo. Il regista? Nainggolan può svolgere questo compito alla grande“.
“Non siamo stati molto fortunati in questa annata. L’identità mancante a questa squadra l’abbiamo affrontata con gli altri dirigenti, anche a livello tecnico. Indubbiamente João Pedro gioca meglio accanto alla prima punta, Marin acquistato erroneamente per fare il play: ma il suo ruolo vero è invece quello di mezzala“.
“Mercato di gennaio non in controtendenza con il progetto Di Francesco, ovvero programmazione contro necessità di raddrizzare le cose. Normale che, dovendo puntare su elementi esperti in inverno, è necessario puntare su giocatori poco utilizzati. Eravamo partiti con il Mister secondo certe idee, anche riguardo il modulo. Però ora conta solo una cosa: salvarci. Siamo convinti che in futuro potremo ottenere con Di Francesco quello che avevamo sperato in avvio“.
“Schöne? Boutade della stampa, non ne ero a conoscenza. Deiola ha fatto bene a Lecce da regista con caratteristiche difensive, ma pure Marin può fare quel ruolo. Ora, però, conta solo sputare sangue per questa maglia. In questa squadra c’è tutto per non restare in questa posizione di classifica“.
“Non credo di aver sbagliato allenatore, né direttore sportivo. Altrimenti li avrei già cambiati. Eventuali analisi e autocritiche preferisco lasciarle a fine stagione“.
“Mai percepita insoddisfazione del gruppo nei confronti del lavoro di Di Francesco, anzi. Se fosse stato così avremmo fatto valutazioni diverse. Ripeto: la situazione in cui ci troviamo è assurda“.
“Giusto non essere soddisfatti del Cagliari oggi“.
“Sono felice che Spadafora non ci sia più e che stia arrivando Mario Draghi al Governo. Ora sembra si veda un po’ di luce per il nostro Paese. A livello industriale, il nostro gruppo ha ripreso alla grande nel 2021. Confidiamo che pure la situazione per riportare gli spettatori negli stadi e sui diritti tv offrano segnali confortanti“.
“Una retrocessione sarebbe drammatica. Affrontiamo di petto e con determinazione i match che restano, abbiamo fatto il possibile per migliorare la rosa e portare elementi con la mentalità giusta. Stringiamoci e facciamo punti. Conta solo questo. Lo stadio? Stiamo negoziando con due imprese i dettagli per la costruzione, alla fine ne sceglieremo una. Stiamo valutando l’ingresso di nuovi investitori, vista la crisi“.
