La crisi in casa Cagliari è ormai chiara da settimane. Eusebio Di Francesco cerca nel post gara di gettare acqua sul fuoco delle polemiche e dell’amarezza: il tempo sta però passando inesorabile e la situazione non migliora
CRISI. Le difficoltà del Cagliari di Di Francesco sono sotto gli occhi di tutti: dal punto di vista tecnico, tattico, psicologico e, soprattutto, dei risultati. Gli eventi delle ultime settimane restituiscono una squadra in caduta libera, mentre il Mister cerca di gettare acqua sul fuoco con dichiarazioni che potrebbero lasciare l’amaro in bocca ai tifosi. Al netto delle assenze, del Covid-19… al Cagliari mancano in primis identità e gioco, grinta e cattiveria. Aspetti che con il mercato e qualche defezione non hanno nulla a che fare: lo spirito latita. Ecco, forse questo è il punto chiave.
ESPRESSIONI. Alcuni dei concetti espressi nel dopo gara da Di Francesco: “Peccato per il terzo gol perché è arrivato poco prima dei cambi che avrebbero dato maggior spessore offensivo“; “Alcune partite non avremmo meritato di perderle”; “L’importante adesso è fare punti, dobbiamo essere concreti“. Mettendosi dalla parte dei tifosi, è facile pensare che lo scoramento sia enorme. Il calcio è bellissimo. Ma ha il maledetto difetto di non aspettare nessuno. Nemmeno il progetto di un bravo tecnico come Eusebio Di Francesco, che deve trovare in fretta il pulsante giusto per trasformare questo Cagliari in “sporco e cattivo”. Mister, visto che c’è, se trovasse anche quelli con l’etichetta “Concretezza” e “Spirito”, nessuno avrebbe da ridire…