La sconfitta di ieri pomeriggio al Sardegna Arena ha di fatto dolorosamente confermato la pessima situazione in seno alla squadra rossoblù
CADUTA LIBERA. Quale aggettivo sarebbe più appropriato per definire la situazione in casa rossoblù? Crisi? Buio? Una sorta di tunnel dalla quale non si riesce a vedere, al momento, la luce? Ognuno di essi avrebbe il “diritto” di essere utilizzato; la verità è che dopo la sconfitta, anzi la debacle, di ieri pomeriggio contro il Napoli, la classifica si è pericolosamente complicata. Torino e Genoa sembrano aver ritrovato il feeling con i punti, ergo il terz’ultimo posto dista solo tre lunghezze. E senza andare lontanissimo, l’ultimo ne dista soltanto cinque.
CAMBIO DI OBIETTIVI. La rosa, perlomeno quella titolare, è stata allestita per navigare in acque ben più tranquille di quelle di bassa classifica: la conferma dell’ossatura già esistente con Cragno, Waluckiewicz, Nandez, Rog, Joao Pedro e Simeone, il colpo Godin, le giovani speranze Zappa e Marin e la “ciliegina” rappresentata da Ounas. Diversi danari impiegati, ma anche poca, pochissima cura delle alternative. Grossissimo errore, considerata la consapevolezza che la stagione, già resa difficoltosa dagli impegni ravvicinati, sarebbe stata caratterizzata dai contagi da Covid-19. Ora è necessario cambiare obiettivi, almeno finchè non si abbandonerà la zona calda.
BENEDETTO MERCATO! Sia chiaro, il tempo per raddrizzare la stagione e ritornare in una zona della classifica maggiormente congeniale c’è, ma è necessario intervenire presto e bene. Di Francesco, non ne ha mai fatto mistero sin dalla scorsa estate, chiede elementi, specie che possano essere funzionali a gara in corso. Bene l’arrivo, o meglio, il ritorno di Nainggolan, ma è indubbio che non potrà essere lui la panacea di tutti i mali del Cagliari.