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Solinas furioso: “Le sentenze si rispettano, ma in questo Paese si usano due pesi e due misure”

Il governatore della Sardegna non digerisce la sentenza del Tar sulla sospensione del decreto riguardante l’obbligo dei test sanitari per l’ingresso nell’Isola

Una conferenza stampa di fuoco, quella di Christian Solinas, governatore della Sardegna. Difficile mandar giù la sospensiva del Tar riguardo il decreto che prevedeva l’obbligo di test sanitari per l’ingresso nell’Isola.

“Le sentenze si rispettano”, dichiara Solinas, “ma questa vicenda conferma che in questo Paese si usano due pesi e due misure. In altre parti del Paese si adottano ordinanze discriminatorie sui sardi prevedendo test e quarantena per i sardi, in altre si copia il modello del passaporto sanitario da noi proposto. Ad alcune regioni guarda caso dello stesso colore politico, tutto viene consentito. Alle altre no. Se c’è una regione che ha sempre proposto modelli di azione in maniera collaborativa, siamo noi. L’ordinanza 43 è un punto di equilibrio tra tutela della salute e libertà costituzionali. Non introduce nuovi casi di limitazione alla circolazione dei cittadini, semplicemente dice: aumentiamo lo screening. Il presidente del Tar ritiene che in Sardegna ‘il rischio sanitario non sia così elevato da rendere necessarie ulteriori misure’. Ma allora mi dite su cosa era fondata la campagna mediatica che ha dipinto la Sardegna come centro di diffusione del contagio? Il Tar dice anche che l’aumento di contagi è legato all’afflusso turistico di agosto, destinato a non replicarsi finita la stagione estiva. Anche qui, si smentisce la campagna mediatica contro l’Isola. Nel decreto si dice anche che l’incremento è legato al maggior numero di tamponi, a dispetto di chi diceva che non stavamo facendo abbastanza controlli. Mi aspetto che il Governo mostri altrettanto zelo per impugnare le ordinanze di altre regioni che considerano la Sardegna alla stregua di Paesi in cui l’epidemia è molto diffusa. Quello che ha scritto il presidente del Tar elimina i presupposti di questa discriminazione. Altrimenti si confermerebbe un’intollerabile lettura politica delle misure adottate per tutelare la salute dei cittadini. Non mi permetto di contestare il decreto del Tar, ma c’è stata da parte del Governo un’evidente discriminazione tra le regioni e un’evidente posizione partigiana da chi dovrebbe trattare con equità tutte le regioni. Non credo che la Sardegna paghi il fatto di essere governata dal centrodestra, semmai il fatto che ci sia in Italia un governo di centrosinistra”.

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