L’ex allenatore del Cagliari ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio ponendo l’accento sulla sua esperienza a Cagliari e non solo
Massimo Rastelli ricorda con piacere la sua esperienza in Sardegna nonostante l’epilogo non felicissimo. E Joao Pedro…
LE DIFFICOLTA’ DI JOAO. “Le sue qualità tecniche sono indubbie, quando l’ho allenato si vedevano le sue doti, ma aveva discontinuità. E soprattutto non si trovava la giusta collocazione, una difficoltà che capita unendo i nostri canoni e i giocatori del Sudamerica. In B, quando avevo un parco attaccanti straordinario, tante volte l’ho schierato mezzala, così da far giocare tutti. Ha avuto una maturazione, secondo me il ruolo di seconda punta è quello che gli piace di più, è bravo a fare da raccordo con l’attaccante e nel movimento senza palla. Togliergli un po’ di fase di non possesso, oltre alla maturazione dell’uomo, l’ha liberato. Se può fare l’esterno? Dipende da cosa gli può chiedere Eusebio in quella posizione. Potrebbe fare ciò che fa Insigne a Napoli”.
L’ESPERIENZA IN SARDEGNA.“Ho avuto il piacere di allenare in quella grande piazza: il terzo anno non è andato come avrei voluto, ma sono comunque contento. Ha fatto tesoro della scottatura al primo anno: ha sempre parlato di crescita, anche se piccola e funzionali, ma di recente ha fatto investimenti importanti. Guarda sempre avanti per portare il Cagliari più in alto possibile”.