Cvc, Advent e Fsi stanno pensando di diventare azionista di minoranza al 10, massimo 15% della struttura per gestire i diritti tv e commerciali
Come confermano fonti vicine al dossier, Advent, che già lavorava al piano con il gruppo italiano Fsi, ha deciso di aderire al progetto di Cvc, il primo fondo ad avviare una trattativa esclusiva con la Lega Serie A e l’unico a proporre un’offerta vincolante fra i soggetti di private equity che hanno risposto alla prima chiamata della stessa Lega Calcio, un mese fa. L’operazione, viene sottolineato, nasce dalla convinzione che la Serie A ha margini di ricavi inesplorati, lo sviluppo commerciale fin qui è stato inadeguato rispetto al potenziale, a livello domestico e soprattutto sul mercato estero. I tre fondi creerebbero un consorzio che poi diventerebbe azionista di minoranza della media company, la cui governance sarebbe slegata dall’assemblea dei club.
LA CORDATA. Secondo quanto filtra, il gruppo spera di convincere i club e finalizzare l’accordo a settembre, così da poter intercettare i diritti tv per il prossimo triennio. La prima assemblea di Lega sul tema dovrebbe riunirsi il 2 settembre. Oltre a Cvc e Advent, anche Bain è interessato a una quota di minoranza. Altri tre fondi, Apollo, Fortress e Blackstone, tramite il suo braccio di investimento GSO, solo al ruolo di finanziatori. Fra i venti club di Serie A, una parte sostiene anche la soluzione caldeggiata dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, una media company gestita dalla Lega in autonomia, con la un partner industriale per la realizzazione del canale della Serie A.