Dopo il tweet di ieri sera il presidente dei bianchi ha scritto questa mattina una lettera indirizzata a tifosi e città, do ve esterna tutto il suo rammarico
Ieri sera un tweet di rabbia, oggi una lettera indirizzata a tifosi e città. Il giorno dopo la decisione ufficiale su promozioni dirette, retrocessioni, play-off e play-out, del Consiglio Federale (LEGGI QUI) il presidente dell’Olbia Alessandro Marino esterna il suo malcontento. “La nostra sorte – scrive in apertura del lungo sfogo – passerà da una sfida play-out di andata e ritorno. Ci aspettano due battaglie che anche definire finali sarebbe riduttivo. Un traguardo che dobbiamo centrare perché questa categoria ci appartiene e in questa categoria meritiamo di giocare anche il prossimo anno. Pur accettando ma non condividendo il principio di mantenimento delle retrocessioni malgrado gli effetti devastanti della pandemia, ciò che resta tuttavia inspiegabile è perché, di fronte a un lasso temporale di oltre 60 giorni disponibili per concludere almeno la stagione regolare, si sia imposto solo a 12 club l’obbligo di giocare e ad altri 3 la condanna della retrocessione diretta”.
ORA TESTA AL CAMPO. “Consapevoli di quanto sarebbe potuto succedere, ci siamo comunque portati avanti ottemperando a tutte le disposizioni contenute nel protocollo sanitario – dice con orgoglio il numero uno del club gallurese – Soprattutto grazie alla competenza, mi preme dirlo, di alcune eccellenze del territorio che hanno dimostrato di credere fortemente nell’Olbia e nel progetto societario. Accanto al massimo impegno organizzativo e agonistico, intendo comunque preannunciare che la Società ha già disposto di adire le vie legali per tutelare in ogni sede i propri diritti e le proprie ragioni. Ora testa al campo e all’obiettivo da conquistare. Lo dobbiamo alla città e in special modo a tutti coloro che la maglia bianca la portano nel cuore. Forza Olbia!, conclude Marino.