27 giugno 1965: l’infortunio di Pascutti portò Fabbri nel match di Budapest a far giocare l’attaccante del Cagliari che non aveva una maglia numerata
Nato a Crevalcore in provincia di Bologna il 22 gennaio del 1939, Gigi Simoni (deceduto oggi) ha iniziato la carriera di calciatore nelle giovanili della Fiorentina. Ha giocato con Mantova, Napoli, Torino, Juventus, Brescia e Genoa, dove ha chiuso la carriera di calciatore e iniziando quella di tecnico. Per lui le panchine di Brescia, Genoa, Pisa, Cremonese, Ancona e Carrarese. Ha allenato l’Inter per due stagioni dal ’97 al ’99 conquistando la coppa Uefa. Ha guidato anche Napoli, Torino, Empoli, Piacenza, Lazio, Cosenza, Cska Sofia ed è stato dt della Lucchese.
SIMONI E QUELLA MAGLIA AZZURRA A RIVA. Nessuna presenza in Nazionale per Gigi Simoni. Fabbri lo portò in panchina il 27 giugno 1965 a Budapest, in una gara contro l’Ungheria. Dopo 8’ il CT chiama Riva (all’esordio assoluto in azzurro) al posto dell’infortunato Pascutti. Ma l’attaccante del Cagliari non aveva una maglia numerata, così Simoni consegnò la sua col numero 16. Nicolò Carosio per mezzora in radiocronaca ogni volta che Riva toccava palla, nominava Simoni, avendo lui come cognome sulla distinta. Simoni e Riva si sarebbero certamente rivisti con frequenza a Cagliari, se il primo avesse accettato il corteggiamento di Cellino (STAGIONE 1999/2000) per la panchina del club rossoblù.