La misura è contenuta nel decreto rilancio annunciato nei giorni scorsi dal Premier Giuseppe Conte e all’interno della Gazzetta Ufficiale del governo
C’è il sì definitivo alla cassa integrazione per i calciatori. Il Decreto Rilancio, confermando le anticipazioni del Premier Giuseppe Conte, ha previsto la possibilità per gli sportivi professionisti di accedere alla Cassa Integrazione in Deroga prevista dal Cura Italia. Nello specifico, a norma del comma 7 dell’articolo 98, vi avranno diritto tutti gli sportivi (e quindi anche i calciatori) con retribuzione lorda annua non superiore ai 50.000 euro. In Serie C, si tratta della maggior parte dei giocatori: per essere chiari, chi si troverà in questa posizione percepirà circa 900 euro netti al mese. Il periodo massimo di cassa integrazione è di 9 settimane, per un limite massimo di spesa di 21,1 milioni di euro.
LE ALTRE MISURE ADOTTATE. Nel corposo testo normativo (266 articoli per oltre 300 pagine) vi sono alcune novità rispetto a quanto annunciato la settimana scorsa dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ma in sostanza è stato confermato l’impianto dell’intervento del Governo che prevede una maxi-manovra da 55 miliardi di euro per aiutare l’Italia a ripartire in questa Fase 2. Il decreto legge, in quanto atto che ha quali presupposti la necessità e urgenza, ha efficacia per 60 giorni dalla pubblicazione, quindi fino al 19 luglio 2020. In questo lasso di tempo, il Parlamento è chiamato ad approvare la legge di conversione, che confermi o modifichi le disposizioni del DL per renderle stabili e vigenti senza limiti di tempo. Tra le norme introdotte dal Governo, diverse interessano il mondo dello sport e del calcio in particolare, come ricorda TuttoMercatoWeb.