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La stagione 1987-88: il Cagliari rischia la Serie C2. Doppio pareggio nel derby storico con la Torres

Retrocesso in C, il club  viene iscritto per il rotto della cuffia grazie all’incasso della semifinale di Coppa Italia col Napoli e all’intervento di Orrù

L’amara retrocessione della stagione precedente riporta il Cagliari in terza serie, da dove mancava dal campionato ‘61’62.  Il girone (centro meridionale) a 18 squadre vede la storica novità del derby sardo con la Torres, appena promossa dalla Serie C2, che ha in rosa un giovane Gianfranco Zola, destinato a fare grandi cose in futuro. I problemi societari non sono terminati. Il rischio fallimento, con conseguente cancellazione dalla geografia del calcio nazionale (respinto con forza con l’iscrizione al torneo, grazie anche all’incasso al Sant’Elia nella semifinale di Coppa Italia col Napoli di Maradona) è sempre dietro l’angolo. La rosa è messa in piedi in modo difficile dalla dirigenza guidata da Lucio Cordeddu. Con ritiro fatto in città e non, come nel passato, nella Penisola. Ad affiancare Cordeddu ai vertici del club Tonino Orrù che, con l’aiuto della sua famiglia, prende in mano la situazione, chiamando come direttore sportivo, Carmine Longo e alla guida tecnica della squadra viene ingaggiato Enzo Robotti, il quale prende il posto di Gustavo Giagnoni.

AVVIO INCORAGGIANTE. Dopo cinque giornate la squadra è sesta con 5 punti (frutto di due vittorie ai danni del Frosinone e della Casertana sempre per 3-1, di due sconfitte con il Cosenza per 2-1 e il Campania Puteolana per 1-0, oltre allo 0-0 a Sassari con la Torres) alle spalle della capolista Cosenza con 8. A proposito del Campania Puteolana, in panchina c’è un giovane Claudio Ranieri, ex calciatore anche in Serie A, che sta tentando la carriera di allenatore e che porterà nelle stagioni successive il Cagliari dalla C1 alla Serie A, nell’anno del Mondiale. Lo 0-0 alla sesta giornata con la Nocerina e successivi ko per 2-1 a Catania, il 2-0 sul campo dell’Ischia Isolaverde e lo 0-1 interno con la Reggina, costano la panchina a Robotti dopo nove giornate. Orrù, con la sua squadra ultima a 6 punti assieme al Brindisi,  richiama Mario Tiddia per dare una sterzata. Il tecnico di Sarroch inizia la sua nuova avventura pareggiando 0-0 a Monopoli. Un gol di Valentini riporta i sardi al successo per 1-0 ai danni del Teramo.

Tiddia conosce, con l’1-0 subito in casa della Salernitana, il primo ko della sua nuova gestione. È di Coppola la marcatura che poi regala i due punti e il successo per 1-0 sul Campobasso. A Brindisi è Carruezzo (che che dopo metà degli anni 90’ giocherà con il Cagliari) a segnare la rete che riporta i rossoblù dopo una faticosa risalita, in basso. Il successivo 3-1, nello scontro diretto con il Licata, fa respirare in classifica l’undici isolano, che perderà a Foggia 2-1 e pareggerà 1-1 col Francavilla, chiudendo il girone d’andata terzultimo a 14 col Campania Puteolana, davanti solo a Brindisi e Teramo. La capolista Cosenza, che in quella prima giornata di ritorno, verrà agganciata in vetta dal Foggia, viene fermata dal Cagliari al Sant’Elia sullo 0-0.

LA SITUAZIONE SI FA DIFFICILE. Nonostante la bella prova con i calabresi e il punto conquistato, purtroppo prosegue il momento no: sconfitta per 1-0 a Frosinone e pareggio casalingo 1-1 col Campania Puteolana, che nel frattempo (salvo poi richiamarlo qualche giornata di campionato dopo) ha esonerato Ranieri e affidato la squadra a Bean. 1-1 in Campania con la Casertana e altro 1-1 (per la prima volta in un Sant’Elia pieno, per il derby con la Torres che, in classifica sta meglio del Cagliari. Le cose, nonostante il cambio tecnico, vanno male. I ragazzi di Tiddia perdono 3-1 in casa della Nocerina. Finalmente, alla ventiquattresima giornata, arriva la vittoria. A farne le spese per 2-1 è il Catania, grazie alla doppietta di Coppola. Il 3-0 (altra doppietta di Coppola e gol di Congiu) sull’Ischia Isolaverde, completa nel migliore dei modi il doppio turno casalingo proposto dal calendario, che si rivelerà d’oro per la salvezza e il non precipitare ulteriormente in C2.

L’imbattibilità prosegue col pareggio per 1-1  sul campo della Reggina, con l’1-0 al Monopoli, il 3-0 a Teramo, prima del ko casalingo per 2-0 con la Sambenedettese e della successiva battuta d’arresto 2-0 a Campobasso. A quattro giornate della fine il vantaggio sulla Nocerina (terz’ultima, è di appena 2 punti. Il 2-0, con doppietta di Pani, al Brindisi concorrente diretta alla salvezza, è fondamentale, anche perché a Licata il Cagliari perde 3-1. A levare le castagne dal fuoco nella gara con il Foggia, battuto 1-0, ci pensa Bernardini. Con 31 punti in classifica, la salvezza è certa, anche se all’ultima giornata Ielpo e compagni perdono 2-1 a Francavilla. A retrocedere saranno Nocerina, dopo  lo spareggio perso a Cosenza 2-0 con il  Catania, Campania Puteolana e Teramo.

L’ONTA. Al contrario del Cagliari, eliminato in avvio di stagione in Coppa Italia dopo l’incredibile semifinale della stagione precedente, la neopromossa Torres (riuscita nel corso del campionato, anche a toccare il vertice della classifica) chiuderà con un ottimo settimo posto.

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