Botta e risposta molto acceso tra il noto giornalista e il presidente dell’Assocalciatori sulla gestione da parte di questi ultimi del periodo d’emergenza
L’ATTACCO. “Pensavo che almeno in questa occasione l’Aic sarebbe riuscita a concludere qualcosa di buono e di (ri)costruttivo. E invece parole, soltanto parole”. Questo il duro incipit della lettera aperta che il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni ha indirizzato al presidente dell’Associazione Calciatori Damiano Tommasi. “State battendo il primato europeo di inconcludenza – prosegue il noto giornalista – e inoltre prendete schiaffi da tutte le parti: dagli associati in attività che elaborano proposte autonomamente (Chiellini); dalle società (Juve, Napoli, Lazio, Cagliari) che trattano con i tesserati senza neppure considerarvi; dai calciatori che si fidano dei loro agenti; dagli agenti che rispondono alle richieste dei clienti”.
LA DIFESA. Replica Tommasi: “Era la sera del 7 marzo quando ho alzato l’asticella delle “rivendicazioni” chiedendo, a tutti quelli che potevano decidere, di sospendere il calcio giocato. Ho preso in due giorni schiaffi da tutte le parti e sì, hai ragione, siamo stati inconcludenti. Ha fatto di più il Coronavirus che le nostre tante parole, parole, parole. Nella vicenda Juve nessuno ha scavalcato nessuno ma siamo stati costantemente aggiornati e quando calciatori e club vanno d’accordo non vedo perché l’AIC si debba sentire accantonata. Lavoriamo per questo”.