Le emittenti che ne detengono i diritti tv sono in difficoltà. Nei giorni scorsi Dazn ha minacciato di non pagare la trance da 64 milioni di euro
Come riporta l’edizione odierna de L’Unione Sarda, il blocco del calcio (in particolare la Serie A) a causa dell’epidemia Coronavirus far tremare tutti. Infatti. la mancata trasmissione delle partite in tv o sulle APP, rischia di far fare un passo indietro alle emittenti che detengono i diritti.
SKY E DAZN. Il bando firmato nell’estate 2018, in scadenza 2021, non prevede penali in caso di mancato gioco. Sky Italia, versa in totale 780 milioni di euro per 266 partite, mentre Dazn, 193 milioni per le restanti 114. Entrambe hanno versato un’altra rata lo scorso 1 marzo. Il primo maggio c’è la prossima scadenza che coprirebbe (condizionale assolutamente d’obbligo) i due mesi di fermo del campionato. Dazn (LEGGI QUI) ha già minacciato di non versare i 64 milioni di euro pattuiti. Finora sono state giocate 257 partite, le restanti 124 valgono oltre 300 milioni di euro.
A tal proposito sia la Lega Serie A e le due emittenti che detengono i diritti in Italia (ricorda ancora L’Unione Sarda) sono in contatto costante, seguendo l’evolversi della situazione sanitaria del Paese che resta comunque il primo punto di riferimento. Sky Italia sta aspettando che la stessa Lega Calcio comunichi quale sarà il futuro del campionato per capire cosa succederà e in base a questo si muoverà. Dazn, proprio ieri, ha mandato delle mail ai propri abbonati, ma anche a quelli che hanno abbandonato la piattaforma dopo l’8 marzo, con un’offerta di un mese gratuito da poter utilizzare fino ad aprile del prossimo anno.
