Intervista de Il Corriere dello Sport al vice allenatore della prima squadra rossoblù, nella nuova veste dopo la partenza di Maran
CAMBIAMENTO. Max Canzi è passato in poche ore dalla panchina della Primavera del Cagliari alla prima squadra, dopo l’addio di Maran e l’arrivo di Zenga che ne ha fatto il suo secondo: “Mi sono messo a disposizione della società e mi reputo una persona fortunata, perché svolgo un mestiere che rappresenta la mia passione. La figura di Mario Beretta per me a Cagliari è stata importantissima, ci sentiamo spesso. Abbiamo un accordo con la società: nel caso la Primavera arrivasse alle finali scudetto, sarei io a guidarla“.
ZENGA. Canzi descrive il rapporto e l’impatto con Walter Zenga: “Un professionista che colpisce subito per il modo di stare in campo. Con lui c’è da sempre grande stima reciproca, più volte siamo stati avversari. Vorrei sottolineare un aspetto non comune: è un poliglotta, qualità che gli consente di conversare in modo fluente praticamente con tutti gli elementi della rosa. L’aspetto mentale e motivazionale saranno le carte su cui punterà maggiormente“.