Il neo allenatore del Cagliari ha parlato in una sorta di video conferenza con la giornalista Eleonora Boi, parlando di come sta vivendo questo particolare periodo
Walter Zenga è stato protagonista della puntata odierna #IostoaCasaCasteddu ed ha parlato di vari argomenti su come sta vivendo questo periodo senza calcio e, per certi versi, isolato dal resto del mondo:
L’APPELLO. “Rimanete a casa perché questo periodo è davvero particolare. Non prendiamo questa cosa sotto gamba. Presto potremo finalmente riabbracciarci”
IL DESIDERIO. “Non vedo l’ora di giocare la prima partita. Il settimo posto è a soli tre punti”
CHE SI COMBINA? “Guardo delle serie tv, ascolto musica house e, naturalmente, analizzo le partite precedenti del Cagliari. Non posso esimermi dal lavorare, voglio farmi trovare pronto per il primo appuntamento”
LA CITTA’. “sono stato tre giorni in un albergo del centro, poi mi sono ritrovato subito ad Asseminello dove è iniziata la ‘quarantena’. Ho avuto già modo di assaporare la cucina sarda in due-tre ristoranti. Una volta rientrata l’emergenza sanitaria conto di visitare i posti, specialmente nella giornata libera della squadra”
I PORTIERI DEL PASSATO E DEL PRESENTE. “Ho giocato in un periodo in cui c’erano Preud’Homme, Dasajev, Shumacher, mentre oggi i migliori credo siano Oblak e Chech. Ho la fortuna di allenare due ottimi portieri come Cragno e Olsen. In giro per l’Italia i più interessanti sono Sirigu e Meret”
RICORDI “SARDI”. “Contro il Cagliari ho giocato tante partite. Mi ricordo della semifinale di Coppa Uefa. Furono partite toste, sempre tosta giocare contro il Cagliari. Ho giocato con due sardi, Matteoli e Festa. Soprattutto con Gianfranco ho avuto un ottimo rapporto”