Le parole del presidente del Cagliari, che si dice contrario a uno stravolgimento del regolamento dei campionati. Il punto sul Cagliari e l’abbraccio virtuale a Ekdal
Una situazione di emergenza che comunque non deve precludere certi meccanismi, tenendo presente quali sono le vere priorità del momento. Tommaso Giulini ha parlato poco fa all’Ansa: Cagliari e Serie A gli argomenti trattati.
SERIE A. “Playoff e playout non possono essere decisi in corsa”, spiega Giulini, “i regolamenti si fanno a inizio stagione e, a mio parere, non devono essere modificati neanche in circostanze eccezionali come questa. Se sarà possibile proveremo a concludere la stagione a maggio e a giugno, ma oggi le priorità sono ben altre”.
IL CAGLIARI. “Lavoriamo via conference call sia con lo staff tecnico che con il management”, prosegue il massimo dirigente rossoblù, “ci incontreremo con i giocatori al Centro sportivo sabato 21 marzo, quattordici giorni dopo l’ultimo impegnativo allenamento contro l’Olbia, e valuteremo tutti insieme come proseguire la stagione nel modo più responsabile e serio possibile. Così farà anche la nostra Primavera coordinata da Daniele Conti“.
GLI INFORTUNATI. “Pavoletti, Ceppitelli e Faragò lavorano individualmente al Centro sportivo per recuperare dai rispettivi infortuni. Stiamo programmando in duplice ottica l’eventuale ripresa dell’attuale campionato ai primi di maggio, ma anche l’inizio della nuova stagione a luglio”.
EKDAL. “Voglio abbracciare affettuosamente Albin, il nostro ex giocatore colpito dal Covid-19. Bisogna essere sempre ottimisti e non fare prevalere preoccupazione o panico”.