Un anno denso di eventi e protagonisti per il Cagliari: riviviamolo insieme scoprendo lettera per lettera un 2019… tutto rossoblù. Seconda parte dalla M alla Z
M come MILIONI. Sono quelli, determinanti, fruttati dalla cessione all’Inter di Nicolò Barella. I soldi non fanno la felicità, come spesso si dice… Però i tifosi del Cagliari se ne saranno fatti sicuramente una ragione visti i risultati della squadra con i nuovi innesti.
N come NINJA. Il ritorno di Radja Nainggolan a Cagliari si è trasformato in pochi giorni da suggestione di mercato a scelta convinta e di cuore. Il belga si è integrato perfettamente con grinta e carisma, diventando uno dei giocatori più decisivi dell’intero campionato.
O come ONORARIO. La nomina di Gigi Riva a presidente onorario del Cagliari, annunciata da Tommaso Giulini e poi diventata effettiva qualche giorno prima di Natale, è stata un atto di estrema riconoscenza per un fuoriclasse senza tempo. Ancora amatissimo, ovunque.
P come PISACANE. Il difensore napoletano Fabio Pisacane è partito come ogni stagione dalle retrovie nelle gerarchie difensive. E poi? Come sempre ha saputo conquistarsi spazio vitale nella retroguardia con il consueto impegno, dedizione alla causa e rendimento.
Q come QUATTORDICI. La serie incredibile di risultati utili consecutivi, iniziata dopo le due sconfitte iniziali con Brescia e Inter, ha consentito al Cagliari di infilarsi nelle posizioni di vertice del campionato con merito. La catena si è interrotta un attimo prima del 14° risultato senza sconfitte, maturato nel convulso finale con la Lazio. La vera sorpresa del girone d’andata.
R come ROG. Il centrocampista croato Marko Rog ha dato una marcia in più al centrocampo del Cagliari, grazie alle sue accelerazioni e a quella verve che mancava. Mettiamoci un pizzico di sana voglia di riscatto e il gioco è fatto: un acquisto azzeccatissimo.
S come SPALLA. La spalla è quella destra di Alessio Cragno, infortunata durante l’amichevole estiva contro il Fenerbahçe. L’attesa, i consulti specialistici e infine l’operazione chirurgica. Il portierone è ancora al palo, è proprio il caso di dirlo: ma il rientro si preannuncia prossimo.
T come TELENOVELA. Il trasferimento di Nahitan Nández dal Boca Juniors, ricco di colpi di scena durante l’estate, ha infine visto la fumata bianca. Integratosi immediatamente nel calcio italiano, ha subìto un’inattesa flessione in concomitanza con le indiscrezioni su presunti problemi contrattuali con il club.
U come URLO. Quello clamoroso e infinito della Sardegna Arena la sera del 2 dicembre, data della pazzesca rimonta contro la Sampdoria da 1-3 a 4-3. La doppietta di João Pedro e la frustata di testa di Cerri, tutto tra il 74° e il 96°, resteranno istantanee memorabili per molto tempo.
V come VIS-À-VIS. Il faccia a faccia tra Robin Olsen e il leccese Lapadula ha privato i sardi del suo portiere svedese, all’altezza nel compito della sostituzione di Cragno. Quattro giornate di squalifica: il Cagliari ha perso colpi in sua assenza, fatto di certo non casuale.
W come WALUKIEWICZ. Acquistato all’inizio dell’anno e arrivato definitivamente in estate, il difensore polacco Sebastian Walukiewicz è l’unico giocatore di movimento non utilizzato da Maran in questo campionato. Il Mister ne ha tessuto le lodi più volte, sottolineandone le qualità. Al debutto in Coppa Italia non è andata benissimo.
Z come ZUCCATA. Il prepotente colpo di testa di Alberto Cerri al minuto 96 contro la Sampdoria ha, come dire… riabilitato il poderoso attaccante di Parma, criticatissimo dall’ambiente e dai media fino a quel momento. Emblema dell’ipocrisia applicata al mondo del calcio, dove diventi leggenda un attimo dopo la bollatura da bidone.
