L’ex fantasista rossoblù ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport sulla grande stagione dei sardi e su alcuni aneddoti del suo passato
EUROPA. “Mi farebbe piacere se ritrovassero l’Europa – ha detto Enzo Francescoli intervistato dalla rosea – C’ero anch’io con Matteoli, Oliveira, Pusceddu ed Herrera quando abbiamo conquistato il piazzamento Uefa con la spinta di Mazzone. Ha un tecnico che ha dato solidità, un buon organico e un tifo che conosco bene”.
SINGOLI. El Principe si sofferma poi su due sudamericani che conosce molto bene: “A parte il fisico, Nandez per l’atteggiamento mi ricorda Pierpaolo Bisoli. Giovannino (Simeone ndr) lo conosco dalle giovanili con noi: è un predestinato“.
COME A CASA. “Perché scelsi Cagliari? Per mettermi alla prova e lottare. Dicevano che ero discontinuo ed egoista. All’inizio giravo a vuoto. Cagliari e Ranieri mi hanno aspettato. La gente a me e alla mia famiglia ha dato tanto. Non lo scordo. Il direttore Longo e la famiglia Orrù mi hanno trattato come un figlio. Cellino capiva di calcio, io e Matteoli parlavamo per la squadra. Il Cagliari è stata la mia nazionale, avrei seguito i compagni anche in C“.