Al Bentegodi entrambe le squadre disputano un’ottima gara. Decisivi gli innesti di qualità da parte di Fonseca. Ma i veneti se la sono giocata alla grande
Altro passo importante in zona Champions e Europa League per la Roma. Al Bentegodi i giallorossi hanno la meglio per 3-1 su un bel Verona, che in alcuni momenti ha giocato anche meglio.
FARAONI RISPONE A KLUIVERT. In attesa della gara di domani sera alla Sardegna Arena del Cagliari, la squadra di Fonseca al primo tiro in porta va in rete. Azione di grande qualità al minuto 17, partita dal portiere Pau Lopez proseguita da due compagni e palla di Pellegrini per Kluivert, che batte con un perfetto diagonale, Silvestri. La reazione dei veneti è di classe e porta al pareggio di Faraoni, che sull’imbeccata di Zaccagni, realizza con un colpo di testa, l’1-1 al 21’. Insiste sotto la pioggia battente la squadra di Juric che al 25’ segna con un bel gol con Di Carmine, ma tutto inutile per fuorigioco. Grande azione degli ospiti al 29’ col passaggio di Kolarov per Pellegrini, che manda di poco la sfera alta sopra la traversa. Fonseca perde per infortunio Kluivert al 35’ e manda in campo Perotti. Nello stesso minuto palo esterno dell’Hellas, col colpo di testa di Rrahmani sotto misura. 37’: Faraoni segna una bella rete con il sinistro, ma l’arbitro consulta il Var e annulla per fuorigioco di Lazovic.
ROMA AVANTI. Al 44’ concesso un rigore per fallo di Gunter su Dzeko, sul momento più difficile della sua squadra. Dal dischetto Perotti spiazza Silvestri e segna il 2-1 e va all’intervallo avanti nel punteggio contro un signor Verona. Al 13’ della ripresa Silvestri sventa in angolo la grande occasione sul piede di Pellegrini. Insiste la squadra della capitale e, ancora una volta (21’) con Smalling manca di testa la rete a pochi passi dalla rete. 26’: l’appena entrato Mkhitaryan mette in prensione la difesa, trovando prima la deviazione del portiere di casa, quindi la respinta in angolo con tanto di brivido, da parte di Amrabat. Quattro i minuti di recupero concessi, nel secondo dei quali Mkhitaryan, sul passaggio di Perotti chiude i conti.