Centravanti peruviano, primo straniero del Cagliari in A insieme a Nené, disputò due stagioni in Sardegna
SUDAMERICA. Félix Alberto Gallardo Mendoza nacque a Chincha (Perù) il 28 novembre 1940. Centravanti dal tiro potente e i movimenti felpati, debuttò in patria nel 1959 con i colori del Mariscal Castilla. Subito 12 reti e il passaggio allo Sporting Cristal: si laurea per due volte consecutive capocannoniere del campionato, debuttando in Nazionale. L’Europa si accorge di lui, nella fattispecie il Milan molto attento al mercato sudamericano. I rossoneri lo portano in Italia ma il peruviano non viene impiegato con continuità. E così, nel 1964, Gallardo diventa con Nené il primo straniero del Cagliari appena affacciatosi alla Serie A.
SCARSA FORTUNA. Due gol il primo anno, quattro il secondo, Gallardo viene ancora ricordato a Cagliari per le sue proverbiali cannonate: spesso però fuori misura, tanto che è stata tramandata ai posteri la leggenda secondo cui il custode dell’Amsicora veniva costretto a recuperare palloni su palloni finiti fuori dallo stadio. Dopo la parentesi rossoblù il passaggio al Palmeiras (Brasile) e il ritorno in patria allo Sporting Cristal fino al termine della carriera. Protagonista della Nazionale al Mondiale 1970, realizzò due gol a Bulgaria e Brasile. Diventato allenatore, ha guidato a più riprese il suo storico club (vincendo il titolo nel 1988) e centrato tre promozioni consecutive dalla seconda divisione nel decennio seguente. Alberto Gallardo è scomparso a Lima il 19 gennaio 2001.