La corposa serie di episodi che hanno costretto l’arbitro di Parma-Cagliari ad allungare oltremodo il match, ha portato a un recupero infinito dopo il 90°
12 MINUTI. Tifosi ed osservatori ricorderanno Parma-Cagliari non solo per la prima vittoria rossoblù nel campionato 2019-20, la doppietta storica di Ceppitelli o il primo gol di Simeone con la nuova maglia. Il recupero concesso dall’arbitro Pasqua dopo il novantesimo, ben 12 minuti, ha fatto sembrare un po’ a tutti che quella del Tardini sarebbe stata una partita infinita: il match, da questo punto di vista, viene analizzato da Il Corriere dello Sport.
EPISODI. Le sostituzioni effettuate nella ripresa sono state la parte minima del recupero finale. Il direttore di gara ha annullato una rete per parte – l’incornata palo-rete di Bruno Alves e lo splendido assolo di João Pedro al 95° – prima per fuorigioco e poi per un fallo in principio di azione. Senza dimenticare il rigore non concesso al Parma, per quello che nei primi attimi sembrava essere stata una deviazione non consentita da parte di Klavan. Invece l’estone ha colpito con il petto la sfera, convincendo Pasqua a non decretare il penalty. E ancora… i forfait di Pellegrini e Pisacane, una caduta di Olsen su lieve carica di un avversario… Risultato: Parma-Cagliari è durata in tutto 105 minuti, sommando il recupero al 45° e al 90°.