Sono passati ben trentun anni dal ritorno in serie A targato Claudio Ranieri e famiglia Orrù, ma l’esordio davanti al pubblico amico non fu propriamente felice
Il Cagliari riabbraccia finalmente la massima serie dopo una fantastica cavalcata che hanno portato alle spalle i nefasti periodi della seconda metà degli anni 80.
Si inizia al Sant’Elia e l’avversario è l’Inter con un guru in panchina come Giovanni Trapattoni.
Lo stadio cagliaritano si veste a festa, l’entusiasmo è a mille, ed il desiderio di giocare un brutto scherzo ai più quotati avversari fa ulteriormente alzare la già alta temperatura di fine estate.
I nerazzurri fanno vedere fin da subito di essere superiori e già dopo pochi minuti collezionano diverse palle goal, tra cui un palo colpito dal fantasista Fausto Pizzi, mentre i ragazzi di Ranieri impiegano un po’ prima di prendere le misure e soprattutto il duo Francescoli-Matteoli prova a dare la scossa alla banda di esordienti.
Dopo una prima frazione terminata a reti inviolate, l’Inter decide di fare sul serio e nella ripresa, complice anche l’espulsione di Luciano De Paola, annichilisce i rossoblù con tre reti e l’autore è sempre lo stesso, ovvero il centravanti tedesco Jurgen Klinsmann.