Il neo attaccante a giocato proprio ieri sera il suo primo match in maglia rossoblù. Tanto impegno che però non è bastato ad evitare la sconfitta
Giovanni SImeone, nuovo attaccante del Cagliari che già ieri sera ha fatto il suo esordio con la sua maglia numero 99, nel match purtroppo perso 2-1 alla sardegna Arena contro l’Inter, si presenta ufficialmente a stampa e tifosi.
L’“ARRIVO’ stato tutto abbastanza veloce. Dal primo giorno che sono arrivato sono molto contento. Ho fatto la scelta giusta. Il mister sapevo che ero pronto. Contento per la prestazione della squadra. Mi ha colpito l’amore del pubblico per la squadra.
PAVOLETTI E FIRENZE. Ho sempre accettato di giocare sia da solo che con altri compagni. Ho già giocato a Genova con Leonardo, anche se li lui ha avuto poco spazio per infortunio. Ieri ho giocato prima punta, ma posso giocare seconda. Fiorentina? Il primo anno a Genova ho segnato non poco e mi sono ripetuto nella seconda. Purtroppo lo scorso anno non è andata bene. Ho avuto la chance di andare in Nazionale e segnare. Avevo rinnovato con loro, ma purtroppo quando non fai gol vai in difficoltà. Il livello si abbassa e spesso non hai l’opportunità di giocare.
CAGLIARI . Quella è acqua passata. Voglio dimostrare che il vero Giovanni Simeone non è quello della scorsa stagione. Conosco Nandez, con lui ho avuto qualche problema, ma va tutto bene. Ho fatto tutto di fretta. E’ stato facile venire qui. Papà mi ha incoraggiato nella scelta, poi da quando mi ha chiamato Mister Maran, ho capito da lui quanto ci fosse la voglia di avermi qui. Avevo altre possibilità, ma mi hanno fatto sentire quanto possa essere importante. Cercherò sempre di farmi trovare pronto. Ho grande voglia di fare. Non è giusto che siano i miei compagni ad adattarsi a me, semmai deve essere il contrario. Abbiamo perso due partite, ma nessun dramma. Contro l’Inter, che tutti vedono da scudetto, abbiamo giocato alla pari.
SQUADRA E OBIETTIVI. La squadra è forte. Sono passate solo due partite e non si possono fare calcoli. Le potenzialità ci sono tutte. Possiamo toglierci soddisfazioni importanti. Ovviamente anche io devo dare una mano. Ho 24 anni, ma tanta voglia di giocare, di stare bene e sentirmi a casa. Lo è stato a Genova e Firenze e lo sarà anche qua. La sosta mi aMio padre, impegni permettendo con la sua squadra, verrà a vedermi.
ASTORI. Sono legato a Firenze. Li ho giocato con Davide. Una persona eccezionale, che voi conoscete bene. Non credo ci sia altro da aggiungere. Un posto per lui nel mio cuore c’è sempre. Quando stavo arrivando in area, ho pensato tanto a lui. Quando dovevamo giocare una partita, ascoltavo sempre ciò che lui diceva. Credeva molto nel lavoro e nel gruppo.
FISCHI A LUKAKU. Non ho sentito cosa è accaduto ieri, sia quando mi preparavo che quando sono stato in campo. Se è accaduto veramente non è una cosa bella. Ma saranno state poche persone ignoranti, mentre tutto lo stadio ha solo tifato per noi e rispettato gli avversari.
