Il noto giornalista televisivo ha tracciato un profilo del nuovo acquisto rossoblù: “Il belga fa parte della famiglia dei grandi maledetti della palla rotonda”
Luca Telese, noto giornalista televisivo, è da sempre un sostenitore del Cagliari. Attraverso L’Unione Sarda, ha voluto tracciare un profilo di Radja Nainggolan.
IPERBOLE. “Radja torna con il suo talento unico e la forza di trascinare dietro di sé tutte le squadre: in lui ogni cosa è iperbole, in meglio e in peggio, ma soprattutto in meglio“.
MALEDETTO. “La verità è che Nainggolan va preso così com’è: lui sta al calcio come i poeti maledetti alla nouvelle vague, come Lou Reed e Jim Morrison al rock, come Elon Musk al mondo dell’auto, come Andy Warhol all’arte, Oscar Wilde alla letteratura. Pretendere da Nainggolan che faccia “il bravo ragazzo” è come chiedere a Vittorio Sgarbi di presentare un certificato di buona condotta. Lui di fatto appartiene, con Paul Gascoigne, Eric Cantona, George Best e Diego Maradona alla famiglia dei grandi maledetti della palla tonda. Per me Nainggolan è di più: pop art, una installazione vivente. Pochi in Serie A sono capaci di ripetere quel gesto atletico che è il suo marchio di fabbrica, la scivolata strappa-palla con ripartenza rapida“.
SIMBOLO. “Nainggolan sarà l’attrazione che riempie la Sardegna Arena, la scintilla che accende lo spogliatoio, il bengala che illumina una intera regione, diventandone la bandiera nel mondo. Ai bambini spiegate che dai modelli non si apprende la lettera, ma lo spirito“.