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ESCLUSIVA – Pancaro: “Barella non è più una sorpresa, è destinato a un top club”

Abbiamo sentito in esclusiva per i lettori CalcioCasteddu l’ex difensore del Cagliari e della Nazionale per parlare di rossoblù e non solo

IN GRAN FORMA. A 47 anni Giuseppe Pancaro è ancora in ottima forma e non per niente sabato scorso ha strappato una standing ovation ad Anfield: “Una gioia bellissima – ha raccontato l’ex terzino del Cagliari in esclusiva per CalcioCasteddu soprattutto perchè ci siamo ritrovati dopo tanti anni con un gruppo meraviglioso. Sono stato con loro soltanto due anni, ma è stato un periodo ricco di soddisfazioni. Rivivere lo spogliatoio insieme, le gioie della partita e il dopo partita. Davvero una bella esperienza, ringrazierò sempre il Milan”.

La partita era Liverpool Legends contro Milan Glorie, stadio pieno come le grandi notti di Champions League. In campo nomi come Gerrard, Owen, Kakà, Inzaghi, Rui Costa, Pirlo e tanti altri campioni. Pancaro entra nella ripresa e gioca a sinistra, con il Milan sotto di due gol. I rossoneri accorciano le distanze con un capolavoro di Pirlo su punizione, poi il lampo di Pippo (il nostro Pippo) con un destro a giro solo da applaudire. Partita finita 3-2 per gli inglesi, ma che spettacolo vedere ancora questi grandi nomi in campo.

https://www.youtube.com/watch?v=qKiyD6GH1kQ

Sabato ha giocato anche la Nazionale e il talento del Cagliari Nicolò Barella ha segnato il suo primo gol in azzurro. Cosa ne pensa di questo ragazzo che continua a crescere e stupire tutti?
“Ormai è una certezza, non lo definirei più una sorpresa. Penso che purtroppo per il Cagliari, al quale sono sempre molto legato, Barella è destinato ad andare a giocare in uno dei top club migliori d’Europa. È veramente un ragazzo che ha grandi qualità: dinamismo, personalità, tecnica. Un giocatore completo”.

Una Nazionale che con i giovani non sta sbagliando un colpo.
“A differenza di quello che si è detto negli ultimi anni io non penso che in Italia non ci siano più talenti. Penso invece che ce ne siano tanti: Chiesa, Barella, Zaniolo, Kean, poi Tonali che ho visto giocare ieri con l’Under 21 e secondo me è un altro destinato a una grande carriera. Bisogna metterli solo in condizione di esprimersi e Mancini gli sta dando fiducia”.

Ha nominato diversi giovani molto interessanti e nel Cagliari ce n’è uno che si sta mettendo in luce come terzino sinistro, ruolo che lei conosce benissimo. Cosa ne pensa di Luca Pellegrini?

“Lui da giovanissimo era considerato uno dei più grandi talenti del calcio italiano, non è una scoperta. Stiamo parlando di un giocatore con grandissime qualità. Purtroppo ha avuto qualche problema che ne ha rallentato la crescita. Adesso si è ripreso e penso sia andato nel posto ideale per poter emergere. Conosco bene Cagliari ed è una piazza che da la possibilità di esprimersi al meglio senza pressioni“.

Che impressione si è fatto della squadra di Maran?
“Mi piace molto, è costruita bene e ben allenata. L’obiettivo salvezza è assolutamente alla portata, anche perchè rispetto alle altre che lottano per non retrocedere ha molta più qualità. Quando hai Pavoletti davanti, Barella e altri ottimi giocatori come Pellegrini o Faragò, che è un altro che mi piace molto, sei a un livello più alto rispetto alle altre concorrenti”.

Una strada verso la salvezza che si è messa in discesa dopo il successo contro la Fiorentina, un’altra realtà che in carriera ha avuto modo di conoscere da vicino.
“La Fiorentina ha un progetto molto interessante che condivido pienamente. Anche loro come il Cagliari stanno puntando su giovani di talento per costruire qualcosa per il futuro. Un esempio su tutti è il portiere Lafont, un classe ’99 che apprezzo molto. Raccoglieranno i frutti più avanti”. 

E il futuro di Pancaro?
“L’ultima esperienza da allenatore è stata l’anno scorso a Catanzaro e ora sono in attesa di trovare l’opportunità giusta. Vorrei tornare il prima possibile, anche se in questa fase della stagione è difficile trovare una panchina. Per un allenatore è sempre meglio partire dall’inizio e non subentrare, però facendo questo mestiere bisogna anche sapersi adattare, quindi se anche in corsa la situazione è favorevole non mi tiro indietro”.

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