
Lunga ed interessante intervista del Ct della Nazionale, che tocca tantissimi temi, ma comincia proprio dal talento rossoblu
Questo lo stralcio iniziale dell’intervista a Roberto Mancini, che apre la sua chiacchierata con La Gazzetta dello Sport parlando di Nicolò Barella.
Mancini, che campionato è stato finora? Di Cristiano Ronaldo e…
«Sicuramente di Cristiano Ronaldo: ha migliorato la Juve, dopo qualche difficoltà, e non era semplice. E poi di Barella».
Cosa le piace di Barella?
«Lo dicevo a Tardelli a Coverciano: “Ti assomiglia”. Ha qualità tecnica, tiro, non perde la palla, la prende di testa nonostante non sia alto, non molla mai, si inserisce, ma deve segnare qualche gol in più. Per essere un giovane con poche partite in A, ha una padronanza del ruolo molto importante. Un modello per quei giovani che hanno tutto tranne quel qualcosina in più da trovare dentro per il salto di qualità».
Lo vuole mezza Europa e così rischia di avere tutta la mediana titolare all’estero: Verratti-Jorginho-Barella. Bene o male?
«Jorginho e Marco hanno qualità ed esperienza tali da giocare sempre nelle loro squadre. Barella è giovane, ha prospettive di miglioramento enormi: deve essere sicuro di andare a giocare. Se va in un grande club e gioca sempre – come credo succederebbe, perché ha tutto – può migliorare molto di più. Ma non deve andar via per giocare una volta sì e una no».
