
Ancora Massimo Cellino: “Cagliari mi manca moltissimo. L’allenatore che ho nel cuore? Max Allegri. Is Arenas? Non ho ancora capito la vicenda. E con Giulini…”
PARLA CELLINO. Senza filtro, Massimo Cellino. L’ex presidente del Cagliari si confessa a La Gazzetta dello Sport e nella seconda parte dell’intervista alla rosea parla del rapporto con Giulini, la vicenda Is Arenas, Allegri e il Cellino scaramantico e mangiallenatori. TONALI, O’NEILL, LA SERIE B A 19, IL SUO BRESCIA, LA QUESTIONE STADIO E TANTO ALTRO NELLA PRIMA PARTE DELL’INTERVISTA.
LA VICENDA IS ARENAS. “Mi sono fatto tre mesi per concorso esterno in tentata estorsione. Non ho ancora capito cosa volesse dire. E la vicenda non è chiusa: stanno ancora sentendo i testimoni dell’accusa. Se mi manca Cagliari? Moltissimo, è la mia terra. A volte quando sono distratto e sento alla radio qualcuno che dice ‘il presidente del Cagliari’, mi giro di scatto, credo che stia parlando di me. Non mi sono ancora abituato all’idea”.
GIULINI. “Non ci sentiamo, non si è comportato bene quando ho venduto la società“.
ESONERI. “Io a quota 31? Noi presidenti facciamo un lavoraccio e spesso sbagliamo, ma non ci divertiamo a mandare via la gente. L’allenatore che ho nel cuore? Allegri: non l’ho mandato via anche se aveva fatto solo un punto in 6 partite. Zamparini? Siamo diversi. Il suo Palermo è il grande favorito per la A. Suazo? Ha qualità e mi conosce. Ma ho sbagliato a chiamarlo, non aveva esperienza. Corini è l’uomo giusto al momento giusto“.
SCARAMANZIA. “A Cagliari c’era il 16A al posto del 17. Ora la scaramanzia l’ho persa in Inghilterra, ma è un numero che porta sfortuna“. A proposito… “Al Leeds esperienza positiva anche se sono stato attaccato per le vicende italiane. C’è molta più educazione sportiva e si seguono le regole“.
CHI È CELLINO. “Mi considero un imprenditore del calcio a tempo pieno. Ma ho una certa età e non ho più voglia di buttare via soldi“.
