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Dessena /3: “Alziamo l’asticella. Maran, l’infortunio e l’università”

Terza e ultima parte dell’intervista radiofonica realizzata da Radiolina al capitano del Cagliari. La mezzala parla del grave infortunio del 2015, il tecnico Maran e degli studi

BOLGIA. Daniele Dessena, intervenuto alla trasmissione “Il Cagliari in Diretta” su Radiolina, ha parlato anche del momento della squadra: “Domenica contro il Chievo sarà molto importante: puntiamo alla vittoria, perché andremmo a 14 punti dopo 10 giornate. Una quota notevole. Nella scorsa stagione il pubblico ci ha dato una mano enorme verso la salvezza, domenica vorremmo accadesse lo stesso alla Sardegna Arena. Siamo felici di tutte le persone che hanno la fede rossoblù, di tutte le età. Vogliamo una bolgia. Potremmo in caso di vittoria alzare l’asticella. Ma lo abbiamo già fatto contro Bologna, Fiorentina e sarà così con il Chievo. Ci sono i presupposti per fare bene e festeggiare tutti insieme”.

INFORTUNIO. Il centrocampista ha rievocato i problemi fisici nati dal gravissimo infortunio del 2015 e quella forma fisica migliore da rincorrere: “Le mie condizioni? L’anno scorso è stato abbastanza difficile per me. Metto sempre davanti i miei errori in primis. Ricordi brutti che lasci in un angolo, ma che fanno crescere. Ho cercato di nascondere che l’infortunio necessitava di maggior tempo per recuperare. Il mio fisico era cambiato, ho iniziato ad avere altri contrattempi fisici, io che non mi ero mai fatto male. Sento di essere tornato oggi quello di prima, non importa ci siano voluti tre anni. Devo solo pensare a fare ciò che so fare, in ogni allenamento ci metto del mio. Mi sento bene, ho imparato a conoscere meglio il fisico: gli infortuni hanno inciso, sono sempre a disposizione. Sento che, quando sono stato chiamato in causa, ho risposto bene sul campo”.

IL MISTER. Dessena descrive l’allenatore arrivato al Cagliari quest’estate: “Maran è un allenatore preparato che non lascia nulla al caso. A livello di gruppo fa sentire tutti importanti, è aperto al dialogo e ti ascolta. Ha le sue teorie, non si fa condizionare da nessuno”.

FUTURO. Qualche dettaglio inedito sul Dessena fuori dal campo: “Sono iscritto all’università, alla facoltà di Scienze Motorie a Parma. Da giovane ho avuto un problema al tendine d’Achille e sono rimasto affascinato dal mestiere del fisioterapista. Il lunedì ritorno a Parma, vedo mio figlio, prendo il mio zainetto e vado in facoltà. Sono iscritto dall’anno scorso, ho dato finora quattro esami. Mi piace. Ho 31 anni, sono tra ragazzi molto più giovani ma non mi condiziona. Sto preparando l’esame di Psicobiologia. Il futuro? Non so se mi serviranno questi studi, ovviamente nessuno può ancora saperlo. Vorrei restare a Cagliari, perché qualcosa che ti fa stare bene è giusto seguirlo. Il mio compagno di stanza Romagna ha iniziato a farmi domande: Cragno, Faragò, Padoin e Andreolli, con lui, vengono reputati i più intellettuali. Barella il più casinista, in assoluto. Il più riservato e timido erano Srna e Bradaric, ma si sono integrati in fretta e necessitano però di essere ancora più coccolati per stare a loro agio”.

 

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