A sole tre settimane dal voto un altro terremoto scuote il calcio italiano. La famigerata legge sui mandati nega di fatto ad alcuni nomi importanti la possibilità di concorrere alla presidenza
Il Collego di garanzia del Coni ha fornito i propri pareri in merito all’interpretazione della legge numero 8 del 2018 che regolamenta i mandati.
In base alle nuove norme entrate in vigore lo scorso febbraio le carriere di dirigenti sportivi all’interno delle varie istituzioni non possono superare i tre mandati.
Ragion per cui alcuni nomi altisonanti del calcio nostrano non potranno candidarsi per la presidenza. Spiccano quelli dell’ex arbitro Marcello Nicchi, che ha ampiamente superato i tre mandati all’interno dell’Aia, e (udite, udite) Claudio Lotito.
Per il presidente della Lazio il Coni chiarisce che, essendo stato eletto consigliere federale per la Lega di A il 28 maggio scorso, quando già la legge era in vigore, non vale l’irretroattività.