L’ex portiere del Cagliari, in Sardegna per una stagione e mezza nel decennio scorso, compie 48 anni
GAVETTA. Nato a Bari il 30 giugno 1970, Antonio Chimenti ha potuto vivere il calcio di Serie A in famiglia grazie allo zio Vito, centravanti di Pistoiese e Avellino. Il nipote sceglie invece il ruolo di portiere e inizia a giocare nelle giovanili della Sambenedettese. Qui debutta in prima squadra e ha il primo assaggio con la Sardegna: disputa infatti la stagione 1991-92 nel Tempio. Poi Monza, un breve ritorno a San Benedetto e il trasferimento che gli cambia la carriera. Passa alla Salernitana nel 1993 e si segnala tra i migliori guardiani della cadetteria.
CAGLIARI. Si guadagna così la chance in A con la Roma, dove trova un buon minutaggio in due stagioni. Nel 1999 si trasferisce al Lecce, contribuendo a due salvezze e giocando su livelli notevoli. Dopo la retrocessione con i salentini lo chiama la Juventus, per coprire le spalle a Buffon. In bianconero vince due scudetti (di cui uno revocato) e due Supercoppe italiane, passando al Cagliari nel gennaio 2006. In Sardegna disputa una stagione e mezza, con 43 presenze totali. Chiude la carriera all’Udinese e poi ancora alla Juventus. Diventato preparatore dei portieri, riveste tuttora tale ruolo nell’Under 21 di Di Biagio.