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Il Frosinone batte 2-0 il Palermo con un gol di Maiello e sale in A

Gli ex rossoblù Longo, Vigorito, Krjanc e Ariaudo festeggiano il ritorno nella massima serie dopo due stagioni raddrizzando il 2-1 subito all’andata.

CI SI GIOCA LA PROMOZIONE. Tensione altissima, come ovvio che sia, allo Stirpe dove ci si gioca la Serie A con Krajnc a farne le spese dopo essere caduto nella trappola tesa da Nestorwski al 3’. Al 6’ altro giallo per simulazione (assolutamente dubbia) ai danni di Soddimo dopo il contatto con Dawidowicz , che deve uscire per infortunio sostituto dal connazionale polacco, Szmynski. Inizio pazzesco: 8’ e ancora non si è giocato. Al minuto 11 grande parata di Vigorito, che si distende alla sua destra sulla battuta velenosa di Murawski.

OCCASIONE FROSINONE. Al 16’ sia Ciano con Terranova arrivano sul pallone e il Frosinone perde una grande chance per il vantaggio che significa promozione. Gara comunque spezzettata e con troppi falli in varie zone del campo, con quattro gialli comminati da La Penna in mezz’ora di gioco ai danni del già citato Krajnc e Soddimo per la squadra di Longo e Jajalo e Aleesami per quelli di Stellone.

GARA INTENSA. Altro intervento provvidenziale al 17’ di Vigorito, che para a terra una conclusione di Coronado. Palermo per nulla a difendere il 2-1 dell’andata ma a rispondere ad ogni tentativo dei laziali. Col passare dei minuti aumenta la pressione dei ciociari verso la porta di Pomini che non corre però particolari pericoli. Agli ammoniti (38’) si aggiunge anche Nestorowski, beccato dal pubblico dopo le sue dichiarazioni non proprio simpatiche al termine della partita d’andata. Al 43’ Dionisi effettua una girata e impegna il portiere del Palermo con una parata a terra.

MAIELLO SBLOCCA LA CONTESA. Sette minuti nella ripresa e Frosinone in rete, grazie alla magia dell’ex Empoli che fa partire un destro a giro da circa venti metri mandando il pallone sotto l’incrocio, con l’incolpevole Pomini che non può nulla. Trovato il gol, la compagine di Longo insiste alla ricerca del raddoppio che darebbe maggior sicurezza con oltre mezz’ora più recupero da giocare.

ARBITRO IN GRANDE CONFUSIONE. Incredibilmente decisione di La Penna che prima fischia punizione, poi rigore, poi ancora punizione dal limite, dopo il contatto tra Coronado e Brighenti al quarto d’ora. Inoltre dalla panchina viene allontanato il palermitano Dawidowicz per proteste. Dopo momenti a dir poco confusionali si torna a giocare con un recupero che non sarà breve allo Stirpe.

Al 24’ altro ammonito: si tratta di Szmynski, che atterra al limite dell’area Crivello. La battuta di Ciano dal vertice sinistro però è da dimenticare. Tre minuti dopo invece Longo è costretto al cambio, inserendo Chibsah al posto di Gori che lamenta problemi ad una spalla.

STELLONE PIU OFFENSIVO. L’attuale tecnico del Palermo (ex di turno) ridisegna la sua squadra con 4-4-2  a trazione anteriore con l’ingresso di Trajkowski al posto di Murawski, alla ricerca del gol del pareggio che significherebbe Serie A. Alza il ritmo l’undici rosanero che però non è preciso come al 35’, quando Coronado sbaglia la mira calciando da oltre venti metri.  Alla formazione di Stellone restano solo 5’ per il pareggio: quelli decretati da La Penna come recupero.

Il FROSINONE FESTEGGIA. Al 50’ della ripresa nel quinto dei sei minuti concessi dall’arbitro, Ciano insacca il 2-0 in contropiede e fa partire la festa promozione dello Stirpe, rimandata alcune settimane fa dopo l’incredibile pareggio del Foggia, nel finale che non consentì il salto diretto senza spareggi. In casa Palermo ovviamente tanta delusione per una stagione che non è stata come ci si aspettava. Si puntava a chiudere nei primi due posti ma non è stato così. A pagare anche Tedino, fortemente voluto da Zamparini, ma esonerato a tre gare dalla fine dopo il brutto ko subito a Venezia, e sostituito da Stellone. Episodi di antisportività in campo nel finale, con un pallone lanciato in campo dalla panchina dei ciociari durante un possesso palla rosanero, e con l’invasione di campo dei tifosi al 2-0 nonostante mancasse ancora un minuto abbondante al fischio finale. Anche per questi motivi, nonostante la festa ormai avviata del Frosinone, il Palermo ha presentato ricorso.

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