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Retrocede in Zweite-Liga l’Amburgo di Ekdal: è la prima volta nella sua storia

Retrocessione per l’Amburgo dell’ex rossoblù Ekdal e caos sugli spalti: per i tedeschi, conosciuti per il cronometro che segnava la permanenza in Bundesliga allo stadio, è la prima volta nella storia.

FINE DI UNA FAVOLA. Termina amaramente la magica e suggestiva favola dell’Amburgo: dopo 54 anni, 262 giorni, 0 ore e 15 minuti passati in Bundesliga, i tedeschi dell’ex rossoblù Albin Ekdal retrocede in Zweite-Liga. Non è bastata la vittoria per 2-1 contro contro il Borussia Moenchengladbach nell’ultima giornata della massima serie tedesca: il terzultimo posto avrebbe permesso ai teutonici di sfidare la terza della Serie B tedesca nel tradizionale spareggio che prevede il regolamento. Ma neanche i tre punti, ottenuti grazie ai gol di Hunt e Holtby (rete di Drmic per il Borussia), hanno permesso all’Amburgo di evitare la retrocessione. Decisiva la vittoria del Wolfsburg sul Colonia, per 4-1.

CADE IL PRIMATO. A partire dall’anno prossimo dunque non ci sarà nessuna squadra ad aver partecipato a tutte le edizioni del massimo campionato tedesco. E così il caro vecchio cronometro esposto come da tradizione al Volksparkstadion, che scorrendo ricordava il record temporale di permanenza in Bundes dell’Amburgo, si è dovuto inesorabilmente fermare di fronte alla drammatica retrocessione. Con i tifosi che dapprima hanno esposto uno striscione sarcastico con un conto alla rovescia che riprendeva il cronometro presente allo stadio e poi, a ridosso del ’90, hanno cominciato un lancio di bengala verso il campo che ha alzato fumo nero in una delle due aree di rigore. La reazione degli ultras ha costretto prima l’arbitro Brych a interrompere il match e poi la polizia a scendere in campo con agenti a cavallo e formare cordoni di fronte alla curva del tifo caldo dei tedeschi.

ANCHE EKDAL IN B. Finisce così nella Serie B tedesca un pezzo di storia del calcio. L’Amburgo ha infatti nel suo palmares tre scudetti e una Coppa dei Campioni, conquistata nel 1983. Anche l’ex rossoblù Albin Ekdal, 116 presenze e 8 gol nelle quattro stagioni in rossoblù tra il 2011 e il 2015, retrocede così insieme ai compagni, dopo che già lo svedese aveva provato la stessa sensazione nel 2015, con l’ultima discesa in B dei sardi. Per il centrocampista, in campo anche oggi nei dodici minuti finali, 19 presenze e un gol in questa stagione.

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