La squadra di Pecchia trova la retrocessione matematica nella sfida di San Siro decisa dai gol di Calhanoglu e Cutrone nel primo tempo e dalla terza rete siglata a inizio ripresa da Abate. Per gli scaligeri bel gol di Lee, prima del definitivo poker firmato da Borini
Dopo il Benevento anche l’Hellas Verona retrocede in Serie B. La cosa era nell’aria, specie dopo il 3-1 rimediato al Bentegodi nello scontro diretto con la Spal, ma la matematica è arrivata stasera in casa del Milan, con una netta sconfitta che non ammette discussioni al termine di una partita praticamente a senso unico.
SBLOCCA CALHANOGLU. La squadra di Gattuso fa da subito la partita e insacca al minuto 11’ con l’attaccante che sta vivendo un ottimo momento. Gol che nasce dal passaggio di Suso per il turco, il quale fa partire un destro sul secondo palo che Heurtaux insacca nella propria porta, non riuscendo a liberare.
Al quarto d’ora ancora il numero dieci protagonista di un tiro che non si insacca per un non nulla, ancora con la battuta di destro. Calhanoglu è sempre il più pericoloso del Milan in avvio e ci riprova al 18’ con la potente conclusione sul primo palo, ma Silvestri salva ancora.
GARA IN DISCESA. Confronto a ritmi bassi e Hellas Verona che non reagisce. Il raddoppio di Cutrone al 32’ è la logica conseguenza dello svolgimento della sfida. Il talento rossonero, servito da Bonaventura, ricevuta palla si gira e fa partire un destro che si insacca alle spalle di Silvestri. Di fatti il primo tempo si chiude qui con i rossoneri in pieno controllo del match.
Quattro minuti del secondo tempo e il Milan va a segno per la terza volta con il figlio d’arte Ignazio Abate (il padre Beniamino è stato anche portiere del Cagliari dal ’93 al ’95) che, dopo aver scambiato con Suso, prima stoppa la sfera, quindi con l’esterno collo destro batte Silvestri. Al 20’ Silvestri nega letteralmente il quarto gol al Milan sul tiro di Locatelli deviando in angolo, dopo lo sfortunato tocco di Heurtaux che stava per beffare il compagno di squadra.
LE OCCASIONI DEL VERONA. Prima vera azione dell’incontro da parte dell’Hellas al 25’: sul bolide su punizione (concessa per fallo di Musacchio su Lee) da parte di Romulo, Donnarumma è battuto, ma la palla centra l’incrocio dei pali. Di fatto è il preludio al gol della bandiera, insaaccato al 39’ dall’attaccante sudcoreano in modo davvero spettacolare con un destro al volo, dopo la respinta di Kessiè e fa partire un destro al volo fantastico. Tiro assolutamente imparabile per Donnarumma.
Prima del triplice fischio finale, che condanna i veneti alla Serie B e fa ancora sperare il Milan alla qualificazione in Europa League, c’è il tempo per il definitivo 4-1 siglato da Borini al 44’ che fa partire un destro che si insacca sul secondo palo dopo uno stop, quindi il tentativo di Cerci, che termina di poco fuori.
