L’intermediario di Barcellona ha annunciato l’effettuazione della garanzia da 1.2 miliardi di euro alla Lega Calcio solo se avrà il Lega Channel. Ma il bando non prevede questa opzione
Due giorni dopo la mancata fideiussione da 1.2 miliardi di euro da parte di Mediapro, le polemiche non solo non si attenuano ma soprattutto si ipotizzano questioni legali sui diritti tv 2018/2021.
PROMESSA RIVELATASI VANA. Giovedì 19 aprile Jaume Roures, fondatore e presidente di Mediapro, il cui 53% è passato di mano al fondo Orient Hontai e una cordata di imprenditori per quasi un miliardo di euro, ai venti presidenti di Serie A (durante un’assemblea della Lega Calcio) affermò: “Il 26 aprile verrà depositata la fideiussione da un miliardo più Iva che farà seguito al versamento dell’anticipo di 64 milioni, regolarmente accreditato il 26 marzo.
Al posto della fideiussione l’intermediario iberico avantieri, attraverso una mail, dove ha garantito la consistenza patrimoniale della casa madre, ma non la fideiussione promessa e prevista.
Da parte sua la Lega Calcio ha fatto sapere che “documenti e certificazioni” ricevuti “nella tarda serata di giovedì da parte Mediapro sono attualmente al vaglio degli Organi e dei legali della Lega”.
CANALE LEGA. Ovviamente se la stessa Lega Calcio decidesse di fare con Mediapro il Lega Channel, ogni problema verrebbe superato e le garanzie sarebbero subito disponibili. Ma questo attualmente non può essere possibile perché il bando non prevede questa opzione
Come già vi abbiamo scritto ieri, la Lega ha convocato un’assemblea d’urgenza fissata per giovedì 3 maggio, alle ore 16, presso la propria sede in Milano, con motivazioni “per relazionare ai presidenti dei club”.
CAUSA DEI VENTI CLUB CONTRO MEDIAPRO? Ancora pochi giorni e si capirà cosa vorranno fare i patron delle venti società di Serie A. Con due ipotesi: fidarsi ancora dei soldi promessi dagli iberici e dare l’ok alla nascita del Canale della Lega, oppure affidarsi a Sky, e al suo miliardo per la A in esclusiva, e indire così un terzo bando. Per arrivare a questa seconda opzione servono 14 voti su 20.
il progetto del canale è sostenuto da alcuni presidenti di Serie A e da Infront, l’advisor della Confindustria del pallone. In questo scenario Mediapro potrebbe fare entrare in scena l’alleato qatarino BeIn Sports. Che potrebbe prendere in blocco la redazione di Mediaset. Ma dopo l’accordo con Sky, questa sembra una situazione più che mai in alto mare.
Infine, ci sarebbe una prospettiva ulteriore: quella che le singole società (scavalcando la Lega Calcio) decidano di fare causa a Mediapro, ritenendola inadempiente. Non va dimenticato che, il primo luglio, da contratto, i club dovrebbero fatturare agli spagnoli la loro quota dei primi 200 milioni.
