L’Unione Sarda rimarca il fatto che il reparto offensivo del Cagliari abbia vissuto una delle stagioni più povere della storia. Tanti attaccanti a disposizione, ma il numero di reti realizzate estremamente esiguo parla di annata fallimentare
BATTERIA. La pattuglia degli attaccanti che in questa stagione hanno vestito i colori rossoblù è stata nutrita, se vogliamo anche ben assortita. Considerazione inutile, dato che chiudendo il cerchio si può parlare di appena 12 reti realizzate: se si tolgono i 9 gol segnati dal solo Pavoletti, restano quasi neppure le briciole. Sau è andato a segno due volte, Farias una e pure su rimpallo. Han, Giannetti, Melchiorri – ora al Carpi – Céter e pure la meteora stagionale Cop non sono riusciti a lasciare il segno in questo 2017-18. I numeri, pessimi, parlano del peggiore attacco della massima serie sebbene non come cifre complessive: ma come concezione di come si è comportato l’intero reparto, assolutamente sì.
NUMERI. I 30 gol realizzati in 34 partite fissano la media a 0,88 per gara. Delle 12 marcature messe a segno nel girone di ritorno, appena 4 sono state su azione. L’ultimo è quello di Ceppitelli realizzato di testa contro l’Udinese, per il resto diverse reti dal dischetto grazie a Barella e su punizione con Cigarini. Per proporre un metro di paragone, l’attacco del Benevento matematicamente già in B ha segnato 21 volte…