Successo del Cagliari alla Sardegna Arena, maturato nel finale (2-1) contro l’Udinese alla nona sconfitta consecutiva. La redazione di Calcio Casteddu ha visto così la prestazione dei rossoblù
CRAGNO: VOTO s.v. Può poco sulla botta ravvicinata di Lasagna che sblocca la gara. Spettatore non pagante della partita, in quanto mai impegnato.
PISACANE: VOTO 6. Coinvolto anche lui nell’azione del vantaggio dell’Udinese, partecipa maggiormente al gioco nella ripresa senza demeritare.
CEPPITELLI: VOTO 6,5. Copre su Maxi López, risultando in generale attento e pulito negli interventi. Insacca di testa il gol decisivo nel finale.
CASTÁN: VOTO 5,5. Ringhia sulle punte, ma quando si tratta di arginare avversari rapidi va in difficoltà, soprattutto su Lasagna. Una prestazione sottotono.
FARAGÒ: VOTO 6. Non è molto preciso né fortunato nelle iniziative sulla destra, anche se riesce a mettere in area qualche pallone oppure a guadagnare dei calci d’angolo.
BARELLA: VOTO 6. Quando è in possesso di palla cerca immediatamente il contrattacco, pressando gli avversari con efficacia. Non fa nulla per celare il suo nervosismo.
CIGARINI: VOTO 6. Al rientro dopo due mesi, colpisce il palo sulla punizione da cui nasce l’1-1. Non è al meglio e si vede. Diffidato e ammonito, sarà squalificato.
Dal 74° COSSU: VOTO 6. Non spreca un pallone e serve a Ceppitelli il pallone del 2-1 da corner.
PADOIN: VOTO 6. Lotta come di consueto con dinamismo, dialogando spesso con Miangue nelle sovrapposizioni.
MIANGUE: VOTO 6. Mette buona personalità nei primi minuti, per poi appannarsi e ritrovarsi nuovamente. Anche in copertura.
Dal 67° IONITA: VOTO s.v.
SAU: VOTO 6. Non è fortunato su un pallone vagante in area, ma si fa valere in ripiegamento e si impegna su ogni pallone.
PAVOLETTI: VOTO 6,5. Lotta sempre a modo suo, facendo a spallate con la difesa bianconera. Realizza il 9° centro in campionato, ancora di testa. Encomiabile.
Dall’87° CETER: VOTO n.g.
LÓPEZ: VOTO 5,5. Una vittoria fondamentale, ma arrivata in modo imprevedibile e che forse rappresenta un premio eccessivo. La “partita della vita”, in realtà, ha visto i suoi mettere in campo maggiore carattere: senza entusiasmare, tuttavia. Discutibile il suo temporeggiare nei cambi, soprattutto per quanto riguarda l’attacco e il tentativo di vincere la gara con scelte mirate. L’importante è aver portato a casa i tre punti.