Inutile negarcelo: la seconda vittoria consecutiva della Spal (che dopo aver battuto domenica scorsa il Crotone 3-1 a domicilio) chesi è ripetuta nel pomeriggio, sconfiggendo -0 il Bologna nel primo anticipo del ventisettesimo turno, complica non poco le cose alle avversarie dirette, Cagliari compreso. I rossoblù, attesi domani alle 12.30 nell’anticipo dell’ora di pranzo a Marassi contro un Genoa non ancora al sicuro) conservano quattro punti di vantaggio sulla terz’ultima della classe, ora i calabresi di Zenga. Punti che in realtà sono cinque virtuali. Infatti, in caso di arrivo a pari punti, i quattro conquistati dal Cagliari (1-0 all’andata alla Sardegna Arena e 1-1 a Crotone, oltre un mese fa) nel doppio confronto, sono un piccolo tesoretto da conservare gelosamente.
Domani i calabresi giocheranno a Torino contro i granata reduci dal brutto passo falso in casa dell’Hellas Verona una settimana fa. Gli scaligeri, nel confronto al Vigorito contro una mai doma cenerentola Benevento, hanno in mano i loro destino. Se vincono, come la Spal rientrano definitivamente nella corsa salvezza. Viceversa, con un pareggio o ancor peggio con una sconfitta, faranno probabilmente compagnia ai sanniti di De Zerbi in B dopo una sola stagione di militanza nella massima serie.
Se la squadra di Diego López, a 12 giornate dalla fine, non può permettersi assolutamente di giocare col fuoco, non possono farlo neanche Chievo Verona e Sassuolo,rispettivamente 25 e 23 punti, impegnate domani pomeriggio in uno scontro diretto, dove il pari a fine stagione, potrebbe essere deleterio per una delle due compagini. Giochi dunque tutt’altro che fatti. D’altronde a 12 gare dalla fine (11 per Spal e Bologna) non potrebbe essere altrimenti.