Dopo l’1-0 dell’andata a Bergamo, arriva anche quello al ritorno, che permette alla Juventus di battere un’ottima Atalanta e accedere alla finale della Coppa Italia a Roma, in programma il 9 maggio contro Milan o Lazio, che si sfideranno nell’altra semifinale in serata. A decidere la sfida un rigore concesso benevolmente ai bianconeri, realizzato da Pjanic e concesso per una leggera trattenuta di Mancini su Matuidi: inutili le proteste degli uomini di Gasperini.
Nel primo tempo nerazzurri che fanno il match alla ricerca del gol che può riaprire la qualificazione, ma unica nota alla mezzora, quando Fabbri e il VAR reputano involontario il fallo di mano da parte di Masiello, dopo una finta di Mandzukic. Nella ripresa (19’) Gomez parte in posizione regolare dietro la linea di metà campo sul lancio di De Roon, si invola verso Buffon, che gli si fa incontro per disturbarlo, e calcia da lontanissimo per scavalcare il portiere bianconero, ma conclusione che va a sbattere sul palo a porta sguarnita dopo aver rimbalzato per due volte. Tre minuti dopo, dall’altra parte, traversa di Douglas Costa con un sinistro a giro da fuori, con Berisha immobile.
Dopo il gol su rigore, già descritto in precedenza, l’Atalanta accusa il colpo e c’è qualche scaramuccia (subito placata dal direttore di gara) come accade al 41’ da tra Mandzukic e Caldara, che si arrabbia per un colpo subito dal croato, che viene ammonito. Dopo 4’ di recupero fine delle ostilità: Juventus in finale, Atalanta eliminata ma protagonista di una bella gara allo Stadium.