Il destino a volte si diverte. Cuce e lega storia di uomini, giocatori, maglie e società. E lo fa, come sempre, nel momento più delicato. Leonardo Pavoletti nelle prossime due gare affronterà Napoli e Genoa, il passato più recente della sua carriera. Certo non potranno essere gare come le altre per l’attaccante rossoblù.
Nelle due stagioni e mezzo col Grifone ha realizzato 25 presenze in 46 partite, più di una rete ogni due gare. Sei mesi al San Paolo hanno invece prodotto uno zero nella casella “gol segnati” a fronte di sei presenze (per lo più spezzoni di partita) in campionato e quattro in Coppa Italia.
Ora il presente si chiama Cagliari. E dovrà continuare a chiamarsi gol, per il bene dei rossoblù. Gol, appunto: sei in campionato, cinque di testa. L’ultimo contro il Chievo, nel tentativo di riaprire la partita nel finale. Cross di Lykogiannis dalla sinistra, Pavoloso anticipa Bani e con una bellissima girata di testa supera Sorrentino.
Il gol da cross laterale sta diventando la sua specialità. A parte quello di Bergamo (cross da calcio d’angolo) e compreso quello contro l’Inter col destro, ha sempre segnato così in maglia rossoblù. Lo ha spiegato bene mister López nel dopo gara del match del Bentegodi: “In area è uno tra i migliori in Italia: è forte fisicamente e tiene bene la palla. Abbiamo anche altri giocatori che devono aiutarlo perché non possiamo aspettare sempre i suoi gol”. Insomma, il tecnico urugaiano si aspetta di più dai compagni, sia in termini di cross che di contributo alla fase offensiva in generale.
Superare il rimorso chiamato Napoli e i ricordi dei “bei tempi” che evoca il Genoa. Questo l’obiettivo che dovrà avere bene in testa Pavoletti. Da scagliare, sempre di testa, nelle reti delle sue ex squadre.