Un mese e mezzo di stop. No, non è l’infortunio che ha subito Leonardo Pavoletti. I guai fisici, almeno finora – tenendo le dita incrociate – sembrano essersi allontanati dall’attaccante livornese. Eppure, per il bomber ex Genoa e Napoli, lo stop di ormai più di 45 giorni è nella casella gol segnati, che non si smuove da quel “5” in cui si è fossilizzata dopo il gol all’Atalanta del 30 dicembre scorso, come ricorda il Corriere dello Sport.
Un gol fondamentale, il quinto in campionato, il quarto di testa. E raddoppiato, per la vittoria finale a Bergamo, dalla rete dell’ex Padoin. Poi, da allora, più nulla. A secco contro Juventus, Milan, Spal, disponibile solo nei quindici minuti finali a Reggio Emilia col Sassuolo, assente per squalifica a Crotone. Un problema per chi arrivava con tutte le aspettative, di tifosi e addetti ai lavori, derivanti dalla nomea di “acquisto più costoso della storia rossoblù“.
Eppure, contro Genoa, Benevento (anche lì decisivo), Inter e Sampdoria aveva dato luogo a un bel filotto, da fine ottobre a dicembre. Quattro gol, tutti alla Sardegna Arena, prima dell’ultimo in campionato, fuori casa a Bergamo, appunto. Un gol che ha coinciso con l’ultima vittoria esterna dei rossoblù. Che ora, con l’apporto di Pavoloso in zona gol, tenteranno di ripetersi sabato a Verona contro il Chievo.