Avrà certamente una classifica meno allarmante dei cugini dell’Hellas penultimi, ma certamente non si può sorridere neanche in casa Chievo Verona. Dopo un inizio di stagione positiva, la squadra del presidente Campedelli ha iniziato ad avere un’involuzione che dura dal 25 novembre, quando Pellissier e compagni si imposero 2-1 sulla Spal. Da quel momento solo sconfitte, di varie entità, ma pur sempre battute d’arresto, come il 5-0 subito dall’Inter e il 5-1 rimediato dalla Lazio.
Sicuramente il punto più basso per gli uomini di Maran è stato il ko a Benevento, contro la cenerentola del campionato, da tempo condannata alla Serie B, a pochi mesi dall’approdo nella massima serie. Dal 25 novembre a oggi ci sono stati solo due pareggi che hanno consentito di muovere la classifica in modo quasi impercettibile. In entrambi i casi (Roma e Udinese) il grande protagonista è stato Sorrentino, che con la grande esperienza, ha salvato più volte la sua porta.
La classifica adesso preoccupa anche la formazione di veneta quint’ultima, che ha un vantaggio di 5 punti sulla Spal (che deve ancora affrontare) terzultima e appena uno sul Crotone che, con Zenga in panchina è in forte rimonta sui veneti. Neanche l’arrivo dal Napoli di Giaccherini e la conferma fino al 30 giugno di Inglese (che sembrava destinato alla squadra di Sarri) hanno cambiato le cose.
E sabato al Bentegodi arriva un Cagliari che in trasferta sta portando via punti importanti (Atalanta, Crotone e avantieri Sassuolo) che lo stanno portando ad un’altra salvezza tranquilla e con largo anticipo, come nella scorsa stagione. Senza dimenticare che c’è una gara d’andata (persa 2-0 alla Sardegna Arena il 24 settembre scorso) che merita vendetta.
