Quando era un giovane talento dell’Atalanta, da sempre catalizzatrice di ottimi elementi, Massimo Cellino aveva vanamente provato diverse volte a portarlo in rossoblù.
Ma nell’estate 2010 Alex Pinardi giunge finalmente in Sardegna. È un trequartista di buona tecnica che, all’occorrenza, riesce pure a destreggiarsi come mezz’ala, e con un discreto feeling con il goal.
Pierpaolo Bisoli alterna il 4-3-1-2 ed il 4-3-2-1 e Pinardi trova spazio come secondo trequartista. Qualcosa, però, sembra non girare per il verso giusto: il ragazzo ha qualità, ma non riesce ad esprimerla e sovente sembra spaesato.
Nel frattempo l’allenatore toscano viene esonerato a vantaggio di Roberto Donadoni, e Pinardi finisce ben presto nel dimenticatoio.
Il 21 gennaio 2011, dopo sole 7 presenze in rossoblù, trova l’accordo con il Novara dove ritroverà continuità e pure la promozione in serie A.
A posteriori racconterà di non essersi mai riuscito ad ambientare in Sardegna assieme alla sua famiglia.