Il cuore c’è, i risultati meno. Il cammino del Cagliari prosegue senza sussulti, con un livello medio piuttosto basso rispetto a quanto fatto (in termini di punti) la passata stagione. Analizzando il percorso degli ultimi due mesi, la squadra di Diego López ha messo insieme appena 6 punti in 8 gare disputate, frutto di 1 vittoria, 3 pareggi e 4 sconfitte. Un ruolino di marcia preoccupante, per quanto ostacolato dal confronto con alcune delle big del campionato.
Le squadre in fondo alla classifica non stanno più a guardare, c’è dunque bisogno di un deciso cambio di marcia per non correre il rischio di trovarsi invischiati in una palude dalla quale poi sarebbe difficile venir fuori. I quattro punti di vantaggio sulla terzultima non sono tanti, ma è pur sempre una base non trascurabile anche se, dopo aver assistito alle tante sviste arbitrali, potevano essere certamente di più. I tanti torti subiti però non devono distrarre i rossoblù: sono diverse le squadre che finora si sono lamentate, e oltretutto bisogna considerare che quella del Var è una sperimentazione, e come tale ha bisogno di un certo rodaggio.
Dopo il Crotone arrivano ora altri tre scontri diretti: Spal, Sassuolo e Chievo Verona rappresentano il crocevia del campionato rossoblù. È vietato sbagliare, occorre una decisa accelerata.