Questioni di campo. Nella seconda parte dell’intervista a L’Unione Sarda, Mario Passetti, direttore generale del Cagliari, passa in disamina le questioni relative alla rosa e al momento della squadra.
E in questa prima stagione da dg, almeno sul campo, non è certo partita in modo eccellente: “Il nostro lavoro si misura con i risultati, sia chiaro. Ma a Cagliari c’è una situazione surreale quando si perde: tutti mettono in discussione l’allenatore. Noi pensiamo che se quando si vince, si vince tutti insieme, la stessa cosa debba valere in caso di risultato negativo. Per un anno, il primo, abbiamo pensato solo a cambiare guida tecnica e si sono visti i risultati. È ora che si cambi atteggiamento“.
Certo, dopo Napoli qualcosa è cambiato: “Sì, ci siamo riuniti la mattina dopo e abbiamo concluso che tutti, e sottolineo tutti, dobbiamo dare qualcosa in più. Ci sono cinque o sei giocatori in grado di dare un contributo in più e diciamo che nelle ultime tre uscite questo contributo è mancato. Ma fidatevi, il Cagliari ha ancora un potenziale inespresso. Il lavoro paga sempre“.
Su Nicolò Barella: “Per noi è stata una soddisfazione idescrivibile la sua convocazione nella Nazionale maggiore. Fra il giocatore e il presidente c’è un rapporto speciale, penso sia difficile che il Cagliari se ne privi. Noi vogliamo costruire ogni anno una squadra più competitiva, per questo è importante che i migliori rimangano. Ecco perché stiamo lavorando ai rinnovi di Barella, Cragno e Ionita“.
Sul mercato di gennaio: “Tutto si può migliorare“.