Il Cagliari ha perso fuori tempo massimo il suo terminale offensivo principale, Borriello, rimpiazzandolo a suon di milioni con Leonardo Pavoletti. I risultati poco soddisfacenti possono non avere come unica causa le condizioni fisiche dell’attaccante, perché i maggiori punti interrogativi risiedono altrove.
Contrariamente al suo predecessore Pavoletti è una punta dalla struttura fisica potente, fisiologicamente più statica e meno dotata dal punto di vista tecnico. Un centravanti d’area bravo di testa e capace di far salire la squadra, combattere “a sportellate” con i difensori avversari, calamitare i palloni cosiddetti sporchi. Va da sé che diventa necessario per Rastelli cambiare strategie offensive, per sfruttare di più le fasce e catapultare più palloni possibili davanti al portiere. Maggiore spinta dalle corsie esterne senza rinunciare agli equilibri difensivi… come fare? Puntando, perché no, sul 3-5-2: Pisacane, Romagna e Andreolli come trio difensivo, van der Wiel e Miangue sulle fasce con la mediana titolare invariata (Ionita, Cigarini, Barella), Pavoletti affiancato da un compagno a rotazione in base a esigenze/disponibilità. E João Pedro? Per non rinunciare a JP10 si potrebbe optare su un 3-5-1-1, anche in corsa, cambiando assetto sfruttando i vari interpreti offensivi. Cosa farà il Mister?