L’ex giornalista Andrea Coco, che per tanti anni si è occupato di sport e in particolare di calcio per la Rai, ha confidato in esclusiva a CalcioCasteddu.it le sue impressioni sul momento del Cagliari.
“Un crollo di rendimento davvero sorprendente. Contro la Juventus la squadra, pur perdendo, non mi era eccessivamente dispiaciuta. Con il Milan a parer mio il Cagliari ha sfoderato la miglior prestazione: di più, quel giorno i rossoblù avrebbero meritato i 3 punti. Sono arrivate poi la vittoria interna contro il Crotone – non proprio entusiasmante – e l’affermazione sul campo della Spal. Netta, per carità… ma anche in quell’occasione i sardi non furono spettacolari, per così dire. Nella partita persa con il Sassuolo avrebbero potuto vincere entrambe le squadre”.
“Ma ieri contro il Chievo i sardi non sono praticamente scesi in campo: ho notato un gruppo sulle gambe, senza idee, un brutto colpo visto che il campionato è cominciato da appena 6 giornate. Sostengo che un grave problema per il Cagliari sia l’assenza ormai cronica di leader, di giocatori carismatici in grado di trascinare i compagni con l’esempio. E poi, mi perdonerà il presidente Giulini, forse è arrivata l’ora di cambiare guida tecnica per scuotere l’ambiente prima che sia troppo tardi. Ho anche dei dubbi, ripeto, sulla preparazione atletica effettuata”.
“I singoli? Tolto Cigarini, che reputo un ottimo elemento, non siamo coperti nel ruolo: Barella non può fare tutto. Dessena non è mai stato un campione, ma almeno vedevi prima in lui corsa e determinazione. Dopo l’infortunio non è più lui, può fare ora al massimo la riserva e dare una mano. João Pedro è bravo e discontinuo, il problema è che fa una partita eccezionale per assentarsi poi nelle successive. Pavoletti non è pronto, con quello che è costato…”.
“Si tratta di un campionato molto più difficile rispetto all’anno scorso, in cui vedo un passo indietro solo il Benevento. Se non ci si dà una regolata, nonostante l’organico sulla carta sia da centro classifica, si rischia una lotta con Spal, Crotone, Genoa e altre per salvarsi“.